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Canoa polo, Luca Bellini: “Le emozioni del Mondiale sono indimenticabili. Non potevamo deludere Siracusa”

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Stadio della canoa di Siracusa, Ortigia, settembre scorso, quaranta gradi all’ombra, 7000 persone in tribuna, minuto 6.04 del secondo tempo, Franck Besson ammutolisce Siracusa e infila il goal del momentaneo 4-2 per la
Francia nella finale mondiale contro l’Italia. E’l’incubo (sportivo) che mai avremmo voluto vivere; ad un passo dalla vittoria, ad un passo dalla gloria, arrivano i cugini francesi e rovinano la festa…!

In canoa gli azzurri sbuffano, imprecano, pensano che non è possibile. Andrea Bertelloni, Edoardo Corvaia, Gianmarco Emanuele, Jan Erick Haack, Davide Novara, Marco Porzio, Andrea Romano, Diego Pagano, Paolo di Martino, coach Rodolfo Vastola. E Luca Bellini, LB9, il gladiatore capace fino a quel momento di mettere a segno 25 goal durante la competizione capisce che, senza il 26esimo e probabilmente il 27esimo non si andrà da nessuna parte: “Sul 4-2 mancavano meno di quattro minuti – racconta il goleador di Chiavari – ricordo che in quel momento ho guardato il cronometro, ho guardato i miei compagni e nei loro occhi ho visto la mia stessa voglia di
vincere; la voglia di non mollare. Ma per riaprire la partita il goal serviva immediatamente. Ed è per questo che ce lo siamo andati a cercare subito. L’atmosfera di Siracusa è stata fondamentale; durante la partita ho fatto due cambi in difesa per recuperare un po’di energie e nel pagaiare sono riuscito a carpire due flash da bordocampo. C’era gente ovunque, gente in canoa sotto il ponte, gente che urlava sul ponte e sulle tribune, gente
in acqua, c’era l’Italia che mai avevamo visto prima d’ora, tutta ad Ortigia. Di fronte ad un qualcosa di simile non potevamo permetterci il lusso di essere stanchi; i nostri tifosi ci hanno spinto davvero, nel vero senso della parola, permettendoci di trovare energie impensabili fino a pochi minuti prima. Tornando al 4-2 per i francesi, serviva il nostro goal…“.

E goal fu, 19 secondi dopo il 4-2 arriva il 4-3. Bertelloni scende sulla sinistra, assiste al centro per Corvaia che legge in maniera repentina la situazione e serve sulla destra l’accorrente Bellini. Gianmarco Emanuele
nel frattempo fa ammattire la difesa transalpina lasciando a Bellini, che arriva e non sbaglia, lo spazio giusto per infilare in rete un pallone che fa nuovamente esplodere l’arena siracusana. Per il 4-4 bisogna aspettare
altri due minuti e mezzo, poi il finale è incandescente. A 42 secondi dalla fine è 5-4 Francia grazie a Christophe Belat, a 8 secondi dalla fine il pareggio di Jan Erick Haack che regala all’Italia l’overtime permettendo
poi, nel secondo supplementare, a Edoardo Corvaia di chiudere i conti e vincere il mondiale per 6-5.

E’stata un’avventura fantastica – ricorda ancora Luca Bellini – giocare in casa ha dato quel qualcosa in più, determinante. E’stato bello, ma anche difficile perchè a certe pressioni non tutti sono abituati. Siamo stati un grande gruppo, uniti, compatti, professionisti. Il campionato con i club l’abbiamo lasciato alle spalle compattandoci tutti vestendo la maglia azzurra e mettendoci a disposizione di coach Rodolfo Vastola“.

Quando chiudi un mondiale, da campione del mondo, con 27 goal all’attivo, non viene voglia di smettere e godersi questa vittoria? “No, assolutamente – prosegue LB9 – abbiamo fatto una grande cosa ma possiamo fare ancora
meglio. E c’è un campionato da preparare con il Chiavari che si presenterà al via, finalmente, ancora da campione in carica. Dopo il mese di riposo per ricaricarci fisicamente e mentalmente la preparazione invernale è iniziata. Vogliamo ovviamente riconfermarci e anche per questo ci siamo ulteriormente rinforzati con l’arrivo dall’Arenzano di Alessandro Tixe, un ritorno importante per noi, che ci permetterà di fare ulteriormente bene. Gli avversari non mancheranno, ma siamo pronti alla sfida”.

Campioni del mondo e tutti uniti, ora per il campionato si ritornerà ad essere avversari in campo, senza dimenticare però l’emozione di una sfida e di un mondiale vissuti intensamente: “Sono ricordi indelebili che porteremo sempre con noi. Per la canoa polo è stato un evento importantissimo e ha fatto capire a tutti che il nostro è uno sport
straordinario, vendibilissimo dal punto di vista mediatico e la diretta Rai ne è stata una dimostrazione evidente. Quando ho iniziato io non c’era tutta questa visibilità; la polo l’avevo vista a Chiavari grazie ai giocatori di allora che mi portarono poi a conoscere questo sport in prima persona. Oggi invece il mondiale di canoa e la nostra vittoria sono arrivati direttamente dentro le case di tutti e da qui è necessario ripartire per mantenere vivo l’interesse. Approdare ai giochi olimpici, in questo senso, sarebbe fondamentale e mi auguro che si riesca a compiere questo importante passo. Nel frattempo continueremo ad allenarci, facendo del nostro meglio e dando come sempre il massimo”.

Comunicato stampa FICK

 

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