Ciclismo
Ciclismo, Lisa Morzenti: “Il 2016 è stato un anno incredibile, la cronometro mi piace molto. Il mio idolo, Marco Pantani. Sogno le Olimpiadi”
ESCLUSIVA – Astro nascente del ciclismo italiano, ragazza giovanissima ma con le idee ben chiare, Lisa Morzenti fa parte di quel gruppo di corridori che nella passata stagione ha contribuito a regalare emozioni su emozioni a tutti gli appassionati italiani del pedale. La abbiamo raggiunta virtualmente per farle qualche domanda, conoscerla meglio e scoprire sogni e ambizioni per il futuro.
A livello sportivo, il 2016 è stato un anno particolarmente importante per te: campionessa d’Europa e vicecampionessa del mondo juniores a cronometro. Qual è il tuo bilancio di quest’annata?
“È stato un anno incredibile, abbondantemente al di sopra delle mie aspettative. Ho iniziato la stagione con un po’ di sfortuna, i risultati sembravano che non volessero arrivare. Finita la maturità, ho preso un periodo di pausa e poi ho iniziato a prepararmi per Europei e Mondiali con il desiderio di riscattarmi: e direi di esserci riuscita, anche se non mi aspettavo che andasse così bene! Questa è stata sicuramente la mia stagione migliore e quindi il bilancio è più che positivo“.
La cronometro sembra essere il tuo habitat naturale: è così?
“Sì, la cronometro è una disciplina che mi piace molto, in cui ho ottenuto sempre buoni risultati da quando ho iniziato a praticarla, da allieva fino ad oggi. Mi piace molto anche la strada, in generale, e vorrei migliorare molto anche lì però, visto la mia predisposizione per le cronometro, dovrò continuare a lavorare più nelle prove contro il tempo“.
Sei molto giovane (classe 1998) e tanti hanno cominciato a conoscerti quest’anno, grazie ai tuoi risultati: raccontaci chi è Lisa Morzenti (dove e come è nata la passione per la bicicletta, la tua giornata tipo, sport preferiti, idoli e modelli, ecc…).
“Sono una ragazza semplice e molto timida. Abito a Pedrengo (BG) con la mia famiglia. Ho una sorella più piccola (12 anni) e un fratello più grande (20 anni). La passione per il ciclismo è nata da mio padre, che va in bici come amatore e, per gioco, mi ha fatto provare la bici da corsa. Così, a 9 anni, ho iniziato nella Fulgor Seriate, la squadra della mia città. Ora che non vado più a scuola, la mia giornata tipo è: di mattina faccio allenamento, aspetto che mia sorella torni da scuola per pranzare tutti insieme e poi la porto a fare un giro in macchina, dove vuole (al centro commerciale, dalla nonna). A volte, insieme a mia mamma, porto il cane a fare una passeggiata e faccio un piccolo allenamento anche al pomeriggio. Oltre al ciclismo, mi piace molto l’atletica e la ginnastica artistica, anche se non seguo moltissimo questi sport. Sin da piccola mi hanno sempre parlato di Marco Pantani, quindi lo sento il mio idolo. Come corridore però mi piace molto anche Fabian Cancellara“.
Al Mondiale di Doha, vi abbiamo visto cantare l’Inno di Mameli tutte insieme e festeggiare in gruppo la vittoria di Elisa Balsamo. Come è il rapporto con le tue compagne di squadra e di Nazionale?
“Reputo molto importante il rapporto con le compagne perché, se si crea un gruppo solido, si lavora meglio e si ottengono maggiori risultati. Il gruppo della Nazionale è molto affittato dato che insieme facciamo esperienze che non tutti fanno (come partecipare ad un Mondiale) e durante i vari ritiri condividiamo momenti di fatica e di stanchezza che ci aiutano a conoscerci meglio, ad aiutarci e creare un gruppo unito“.
Per l’anno prossimo, hai già un contratto che ti legherà alla squadra femminile dell’Astana. Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
“Sono contenta (e un po’ spaventata!) per quello che mi aspetta l’anno prossimo. Sono davvero felice che l’Astana mi abbia ingaggiata, è una squadra bellissima. Sarà un anno di esperienza e fatica: ho molto da imparare e spero di poter essere d’aiuto alla squadra“.
Svelaci il tuo sogno nel cassetto e le ambizioni per il futuro.
“Il mio sogno è quello di poter partecipare alle Olimpiadi, un giorno. Per il prossimo futuro, invece, spero di riuscire a ritagliarmi i miei spazi in ambito internazionale, nelle cronometro e magari anche su strada“.
giuseppe.bernardi@oasport.it
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