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Formula 1
F1, GP Abu Dhabi 2016: Hamilton-Rosberg, quarto Mondiale da compagni-nemici. Ora la battaglia che vale una carriera
La resa dei conti. Il GP di Abu Dhabi 2016 porrà la parola Fine al quarto Mondiale F1 di fila che ha visto Lewis Hamilton e Nico Rosberg condividere il box Mercedes da compagni di squadra-nemici. E’ una questione di pelle, indole agonistica, carattere: una Tigre solitaria che ama vivere (come una sorta di legittima difesa della sua particolare sensibilità di ex ragazzino “difficile”) nella sua bolla dorata dentro e fuori la pista, affamato di vittorie, record e celebrità, costretta a dividere il box con un tedescofinlandese dall’animo mediterraneo, equilibrato, silenzioso, riservato il giusto, magari troppo poco “cattivo” per essere un pilota vincente in F1.
Lewis e Nico navigano sulla stessa nave argentea dalla stagione 2013; nei precedenti tre Campionati, il britannico ha sempre preceduto il team mate nella classifica finale e nelle due occasioni chiuse con la conquista dell’iride (2014-2015) anche nettamente. Anzi, c’è di più: Rosberg non ha mai chiuso un Mondiale F1 davanti a Hamilton, nei nove precedenti. Ed anche ai tempi dei kart battagliavano senza esclusione di colpi per lo stesso obiettivo: arrivare davanti a tutti.
Una simpatia, quella tra i due contendenti Mercedes, mai sbocciata del tutto, al massimo si potrebbe parlare di miglioramento dei rapporti umani e professionali avvenuto in nome del buon senso e della diplomazia di squadra, ma nulla che possa essere paragonabile ad un’amicizia-stima sincera. Agonismo puro, non v’è mai spazio per una spartizione della posta in palio.
Poco importa, si sa come vanno certe cose nel mondo dello sport, ancor più nell’universo del motorsport, dove tutto è amplificato dall’adrenalina portata ai massimali, dal rischio costante, da quel contatto fisico in velocità che si percepisce ancor più delle discipline praticate “a corpo libero”…
Ma per il tenero (ex?) ed apprendista Campione Nico è finito il tempo di andar dietro ai giochetti psicologici dello scaltro e vincente Lewis, per le amicizie c’è sempre tempo, ora c’è solo da affronatare – da favorito – la battaglia che vale una carriera. Sconfiggere in autunno, per la prima volta, l’avversario numero 1, in tutti i sensi: a 31 anni, potrebbe anche essere l’ultimo treno…
giuseppe.urbano@oasport.it
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