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Formula 1
F1, GP Abu Dhabi 2016: il “giochino” di Lewis Hamilton in pista, brutto spot per il Circus?
Il decimo successo stagionale sullo Yas Marina Circuit (Abu Dhabi), ultimo round del Mondiale di F1 2016, è quello dell’amarezza per Lewis Hamilton, vista la contemporanea vittoria iridata del compagno/rivale Nico Rosberg, al primo centro in carriera: “Ho fatto tutto quello che potevo, qui e in queste ultime quattro gare; stanotte festeggerò lo stesso con tutti. Ho avuto tanti problemi quest’anno, è per questo che non sono Campione…”.
Una gara condotta dal primo all’ultimo giro in testa dall’inglese con padronanza del mezzo e grande consapevolezza delle proprie qualità. Lo start è semplicemente perfetto e la strada, verso i 25 punti in terra araba, spianata.
Il bersaglio grosso non basta, ne era consapevole Lewis alla vigilia, e così è stato. Rosberg, freddo e lucido come non mai, non si è lasciato fuorviare dalla tattica aggressiva della Red Bull prendendosi la posizione di Max Verstappen, secondo in una fase cruciale di corsa, con aggressività e tempismo degni del miglior Ayrton Senna. La piazza d’onore è per il tedesco la posizione privilegiata dalla quale poter assistere alla “decima sinfonia” del teammate senza patirne la melodia
Entra dunque in modalità “Risiko” Hamilton, giocandosi la carta del rallentamento volontario. Una tattica da stopper, degna del miglior Tarcisio Burgnich, per far avvicinare la coppia di Milton Keynes e lo scatenato Sebastian Vettel negli ultimi 5 giri e scalare Nico al quarto posto (la condizione necessaria e sufficiente per la vittoria finale). Un tentativo estremo, non conforme agli accordi presi prima della gara. La radio dell’inglese è rovente e gli inviti a tornare spingere non si contano. Ma niente, il n.44 di casa Mercedes non vuol desistere e si assiste ad una situazione quasi da surplace. Un atteggiamento conforme all’agonismo in pista o un brutto spot per il Circus?
Sono tanti i pareri, nell’immediato dopo gara tra un fuoco d’artificio ed un altro per festeggiare il titolo di Nico. Nigel Mansell, campione del mondo del 1992 e tra i piloti più amati nel mondo delle corse, si è dichiarato quasi offeso dall’agire del connazionale in pista, reo di giocare con gli avversari ed il pubblico. Di parere diametralmente opposto Jacques Villeneuve, iridato nel 1997 dopo il tanto discusso contatto di Jerez de la Frontera (Spagna) con Micheal Schumacher: “Non c’è stato niente di sporco. Hamilton ha deciso il proprio ritmo e non ha danneggiato nessuno e non ha fatto alcuna manovra scorretta” – questo il parere del canadese ai microfoni di Sky.
Un episodio che farà parlare ancor per qualche giorno, prima che i “fuochi della polemica” si spegneranno definitivamente. Una cosa è certa: il britannico avrà un campione del mondo nell’altra parte del box nel 2017 e non potrà più permettersi distrazioni di alcun genere.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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