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Ginnastica, Vanessa Ferrari: “Ferlito la migliore? Non merita risposta. Vorrei fare Ballando con le Stelle! A Rio partivo per l’argento, poi…”. Tra futuro, Olimpiadi 2020, l’operazione, il recupero e…

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Vanessa Ferrari sta affrontando il lungo periodo riabilitativo dopo l’operazione a cui si è sottoposta il mese scorso, di rientro dalle Olimpiadi di Rio 2016 dove ha conquistato il quarto posto al corpo libero. La ginnasta italiana più forte di tutti i tempi, Campionessa del Mondo 2006 nel concorso generale, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Ripercorriamo i passaggi salienti.

 

“[Mi piacerebbe partecipare a] Ballando con le Stelle. Lo vedo da quand’ero piccola, tifavo per Igor Cassina. Mi è arrivata una mezza proposta per l’edizione di gennaio. Mi piacerebbe molto. Sarebbe un modo diverso per ricominciare a muoversi, rimettendosi in gioco in una specie di gara. A dicembre saprò. Se so ballare? So muovermi. Nella ginnastica serve. Mi piace la salsa cubana, un po’ meno le discoteche: troppo affollate”.

 

La 25enne bresciana spiega ulteriormente l’operazione che ha subito e parla anche del suo futuro: “Sono stata operata a settembre, ho tolto le stampelle due giorni fa. Mi aspetta una lunga riabilitazione. Poi vedrò cosa fare.

[Il mio intervento è stato] la scarificazione del tendine, sia quello destro che quello sinistro. Ti prelevano il sangue, lo centrifugano, estraggono le piastrine e le iniettano direttamente nel tendine. Aiuta a rigenerare i tessuti. In base a come andrà, deciderò il mio futuro.

Dopo Londra e Rio il ritiro è stato il primo pensiero. Ora gestirò la situazione. Vediamo prima come sto”.

Possibilità di vederla alle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Con calma, mancano quattro anni. Ci si può qualificare anche per un solo attrezzo e con i risultati degli ultimi due anni. Quindi c’è tempo. Se ricominciassi subito, rischierei. Mi prendo tutto il tempo possibile, poi se vedrò che la voglia di allenarmi è intatta…”.

Se lascio non volterò pagina, non lascerò il mondo della ginnastica. Vorrei rimanere nell’ambiente. Ancora non so in che ruolo. Mi piacerebbe allenare e partecipare a spettacoli ginnici”.

 

Alle Olimpiadi 2016 si è dovuta fermare al quarto posto al corpo libero, proprio come a Londra: “Io ero partita per prendermi l’argento, ma sapevo che avrei dovuto fare l’esercizio perfetto e qualcosa in più. Ma non avevo potuto allenarmi nel modo giusto nei mesi precedenti. Ho rischiato. Per non subire una penalità sono partita subito per l’ultima diagonale e forse ho compromesso il finale”.

“A Londra mi sentii derubata, ma anche a Rio la medaglia ci stava. Ci ho creduto fino in fondo”.

 

Il capitolo Carlotta Ferlito, dopo che la siciliana aveva dichiarato a Vanity Fair di essere la ginnasta italiana più forte in virtù del risultato ottenuto alle Olimpiadi di Rio 2016: “Non ho le ho mai risposto, non credo lo meriti”.

Vanessa Ferrari è stata lapidaria e ha anche commentato sul reality Ginnaste – Vite Parallele: Partecipare a quel programma avrebbe compromesso la mia carriera. Avrei dovuto stare sotto i riflettori tutti i giorni. Se mi sto allenando per una gara, se ho un obiettivo in testa, devo pensare solo a quello. Ho deciso di fare professionista e per un’atleta vengono prima gli allenamenti e le gare, poi il resto.

Tv e media sono importanti, ma nei momenti giusti. Infatti alle ultime due puntate speciali ho partecipato. Sono venuti da me a Brescia per tre giorni e ho potuto gestirli”.

 

C’è spazio per parlare del suo coach Enrico Casella, attualmente anche Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di ginnastica artistica femminile: Lui mi aiuta in quello che voglio. Se continuo è pronto ad aiutarmi, sennò sarà comunque al mio fianco.

Ho cominciato con lui che avevo 8 anni. Dopo Pechino 2008 ci fu un po’ di maretta, ma superata quella fase, abbiamo sempre marciato nella stessa direzione. Lui è molto testardo, io pure. Non è facile trovare un punto d’incontro, ma quando avviene sicuramente si è imboccata la strada giusta”.

Su Simone Biles che ha avuto il permesso di assumere sostanze illecite a fini terapeutici: “Non mi piace parlarne. Spero solo che la Wada abbia fatto tutto il possibile e nel modo più corretto. Spero che lei dovesse assumere quelle sostanze e in quelle dosi. Altrimenti il mio quarto posto avrebbe ancora più valore. Io ho gareggiato con il tendine che non era a posto, senza prendere nulla”.

 

(foto Federginnastica)

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