MotoGP
Motomondiale, Andrea Migno: “Voglio essere ancora più competitivo nel 2017, la costanza è fondamentale”
ESCLUSIVA – Fra i migliori prospetti del panorama motoristico italiano c’è sicuramente Andrea Migno, classe 1996 e originario di Cattolica, che milita dal 2015 in Moto3 alla guida di una KTM RC 250 GP dello SKY Racing Team VR46. Nella stagione appena conclusa il giovane centauro azzurro ha ottenuto il suo primo podio nel Motomondiale in occasione del Gran Premio di Assen, giungendo terzo al traguardo dietro a Francesco Bagnaia e Fabio Di Giannantonio. Ha centrato anche un altro podio nella gara finale a Valencia archiviando nel migliore dei modi un’ottima annata chiusa al diciassettesimo posto in classifica piloti con 63 punti. Durante i recenti Test privati di Jerez ‘Mig’ ha messo a segno ben 77 giri a referto viaggiando in 1’47″1, crono di assoluto valore per la categoria, ad ulteriore testimonianza del valore indiscusso di questo pilota dal roseo avvenire. Giunti alla off season, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo rivolgendogli domande sul futuro e le proprie aspirazioni.
Come valuti la stagione appena trascorsa nella quale hai ottenuto due podi concludendo nel migliore dei modi a Valencia?
“Il mio bilancio personale è positivo. Sono salito per la prima volta sul podio, ho lavorato duramente per essere costante e, grazie al Team e all’Academy, ho fatto uno step mentale e di approccio verso la gara davvero importante. Sarebbe sbagliato fermarsi ora, bisogna continuare in questa direzione per essere ancora più competitivi nel 2017”.
Analizzando il 2016 nel suo complesso, quali piloti ti hanno stupito maggiormente per le loro prestazioni?
“Binder è stato competitivo in tutte le condizioni, Bastianini è tornato fortissimo dopo la pausa estiva e Pecco ha fatto un grosso salto dallo scorso anno. Anche i rookie si sono messi parecchio in mostra raggiungendo il livello degli altri piloti in poche gare”.
Quali sono i punti essenziali su cui si fonda il progetto dello Sky Racing Team VR46? Pensi che sia la migliore opportunità di crescita per i giovani piloti?
“Assolutamente sì! Il progetto tra Sky e VR mette al centro i giovani, il talento e la loro crescita. Grazie al Team e ad Academy abbiamo tutti gli strumenti per migliorarci e il supporto necessario. Siamo seguiti in pista e fuori, negli allenamenti, nell’alimentazione, nei rapporti con i media etc.”.
Nemmeno il tempo di rifiatare, che è già tempo di test in vista del 2017. Quali sono state le tue sensazioni a Jerez a bordo della KTM Moto3?
“All’inizio ho faticato un po’ a prendere la giusta confidenza alla guida, ma già dal secondo giorno, sono riuscito a tenere il passo dei più forti. Ovviamente è stato un primo approccio, abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare, ma le prime sensazioni sono molto positive”.
Quali sono i tuoi obiettivi nella prossima stagione? Hai già in mente gli step da compiere per effettuare il definitivo salto di qualità?
“Voglio continuare il percorso di crescita, riuscire a essere sempre più costante e lottare nel gruppo di testa nella maggior parte delle gare. La costanza in una categoria come la Moto3 è fondamentale”.
Quali sono i “segreti” di un’ascesa così repentina? Chi sono stati i tuoi maestri, le tue guide in questi anni?
“Vale è sicuramente un modello, un esempio. Il supporto di Sky e di Academy è stato fondamentale insieme all’appoggio e al sostegno della mia famiglia e dei miei amici”.
Quanto conta l’aspetto motivazionale per spingersi a così alto livello? Quanto è grande il rischio di piegarsi di fronte alla fatica e alle aspettative?
“La motivazione è tutto: aiuta a rimanere concentrati e a trovare le energie anche quando sembrano esaurite”.
Se dovessi farti promotore del tuo amato Sport, perché i giovanissimi dovrebbero intraprendere una carriera motociclistica?
“In poche parole: passione, velocità, confronto”.
simone.brugnoli@oasport.it
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Foto da Sky Racing Team