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Nuoto: Federica Pellegrini e il ritorno ai 100 stile libero. Primeggiare dopo i 30 anni? Si può…

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“Non c’è dubbio che a due anni dal 2020 ci sarà una virata sostanziale: la mia direzione sarà sulla velocità. Finisco da dove ho cominciato“. Così Federica Pellegrini, pronta a tornare in vasca nel  40° Trofeo Internazionale a Massarosa (LU), programmato dal 18 al 20 novembre, per competere poi nell’ultimo grande evento dell’anno, i Mondiali di Windsor (Canada) dal 6 all’11 dicembre.

Una Pellegrini che tornerà dunque al suo vecchio amore, a quei 100 stile libero che nel 2004 la portarono agli onori della ribalta nella piscina di Livorno, siglando il nuovo primato italiano in 54″40. Ora, a 12 anni di distanza e quattro Olimpiadi alle spalle, Federica vuol assaporare nuovamente il dolce gusto dei 100 metri, sapendo che la gestione dello sforzo per un’atleta prossima ai 30 anni è diversa e particolare.

Vi sono alcuni esempi eccellenti: Dana Torres ed Anthony Ervin. La Torres, classe 1967, ha scritto pagine di storia importanti della disciplina, essendo l’unica nuotatrice statunitense ad aver preso parte a cinque edizioni dei Giochi (nel 1984, 1988, 1992, 2000 e 2008). A Pechino, la campionessa a stelle e strisce vinse l’argento nella staffetta 4×100 m stile libero ed all’età di 41 anni e 125 giorni, mise il sigillo, ottenendo il secondo posto sui 50 m stile libero, abbassando il record nazionale a 24″07, distaccata di solo un centesimo di secondo dalla vincitrice Britta Steffen. Poco più di mezz’ora dopo, vinse un ulteriore argento nella staffetta 4×100 m mista, nuotando la sua frazione in soli 52″27 (la vasca più veloce mai nuotata nella storia della gara). Un altro esempio eccellente è quello di Ervin, campione olimpico a Rio 2016, a 16 anni di distanza dall’oro di Sydney, dopo aver vissuto una pausa agonistica piuttosto lunga (dal 2004 al 2010). Prestazioni da urlo che fortificano le prospettive anche della “Divina” in ottica 2020, nonostante l’anagrafe.

Pertanto, i piani di Federica non sono affatto così irrealistici, tenendo anche conto dei miglioramenti cronometrici costanti mostrati nell’ultimo periodo come il record italiano di 53″18 nel Trofeo Settecolli 2016. Ne è convinto, anche uno che conosce bene le qualità della Pellegrini, ovvero il suo ex allenatore Max Di Mito, il quale in un’intervista concessa ad OA ha dichiarato: “La vedo ancora molto innamorata del nuoto, gareggia con passione, determinazione, ha ancora, per scomodare la frase di un celebre film, “Gli occhi della tigre!”.

Il Massarosa 2016 sarà dunque un primo banco di prova importante per l’azzurra, dopo la delusione in Brasile ed il quarto posto nei 200 stile libero, ed uno step utile a comprendere come pianificare la preparazione già guardando alla rassegna iridata di Budapest, in vasca lunga, in programma per fine luglio 2017.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto di Enrico Spada

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