Nuoto
Nuoto, Mondiali Windsor 2016: Gregorio Paltrinieri dovrà temere solo se stesso? La nouvelle vague del mezzofondo scalpita
“Ho tanta voglia di ricominciare a buttarmi in acqua. Sembra passato poco tempo ma è già qualche mese che non faccio una gara seria. La preparazione è cominciata tardi, perchè dopo le Olimpiadi c’è stato un periodo in cui ho staccato completamente la spina ed ora ho tanto voglia“.
Sono queste la parole di Gregorio Paltrinieri alla vigilia del Mondiale di vasca corta di Windsor (Canada), programmato dal 6 all’11 dicembre. Un ritorno dopo quello straordinario 14 agosto, quando nell’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro il carpigiano ha chiuso il suo biennio fantastico con l’oro a Cinque Cerchi nei 1500 stile libero. Una soddisfazione immensa e la conferma che il mezzonfondista della piscina più forte del pianeta è lui.
Tanta voglia di nuotare quella dell’azzurro che rende necessario, a volte, l’intervento del ‘Moro’ (l’allenatore Stefano Morini) per placare le mire del suo allievo in fase di preparazione. Ogni allenamento, una sfida con l’amico/rivale Gabriele Detti, pronti a spingersi l’uno con l’altro perchè il segreto del successo lo si costruisce così, a suon di km e perfezionamento dei particolari.
E’ vero, virata e subacquea non sono le armi migliori nella faretra di Paltrinieri ma la fase di galleggiamento, macinando vasca su vasca, è uno spettacolo. Mai una pausa, mai un’esitazione ed il risultato è garantito.
L’anno scorso di questi tempi, a Netanya (Israele), il Greg nazionale si rendeva protagonista di una delle sue imprese: un record del mondo nella piscina poco prediletta, strappando il primato ad una leggenda del nuoto in corsia, l’australiano Grant Hackett. Quel 14’08″06, a doppiare gli avversari che nel primo tratto di gara avevano tentato di tenere il suo passo straordinario salvo poi affondare dopo i 400m, è scolpito nella memoria di tutti,
A Windsor il nostro portacolori dovrà dunque temere solo se stesso? Mack Horton, Sun Yang e Connor Jaeger (ritirato) non ci saranno e sembra già tutto apparecchiato per un tavolo imbandito di cibarie e riservato al 22enne nostrano. Chi potrebbe rovinargli i piani?
Oltre al connazionale Detti, la nuova generazione dei mezzofondisti classe ’96 sembra attrezzata per poter dare qualche grattacapo ad un Paltrinieri che, visto il periodo post olimpico, non arriverà al top della sua condizione. I nomi sono quelli dell’ucraino Mykhailo Romanchuk (probabile la sua presenza) e del norvegese Henrik Christiansen. Romachouk, già messosi in luce negli Europei di Londra 2016 con due bronzi negli 800 e 1500 stile libero, si è espresso su ottimi livelli nella Coppa del Mondo 2016, stabiliendo la miglior prestazione (vasca da 25m) al mondo nei 1500 sl in 14’15″49 (terzo tempo all-time). Atleta dell’Est che, per un periodo, si è allenato anche insieme ai nostri “Gemelli Diversi” carpendone, chissà, anche qualche segreto.
Christiansen, invece, non si è reso protagonista di grossi exploit negli ultimi mesi ma per nuotata e talento è tra i rivali più qualificati. La sua leggiadria in acqua è funzionale allo sforzo prolungato ed ha già portato ad ottimi riscontri come il bronzo di Netanya 2015 (1500 stile libero) ed il secondo posto nelle otto vasche dello stile libero nella rassegna continentale londinese (alle spalle di Detti) dimostrano.
La vasca canadese ci svelerà al più presto l’arcano e sapremo se l’egomonia azzurra del chilometro e mezzo continuerà.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Len