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Rugby, con Carlo Canna l’Italia ha finalmente trovato il n.10 che aspettava dai tempi di Dominguez?

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All’età di 24 anni Carlo Canna rappresenta sicuramente uno dei migliori prospetti del movimento rugbistico italiano, tanto che le speculazioni succedutesi sul suo conto rischiano di alimentare una pressione eccessiva nei confronti di un giocatore ancora in procinto di una completa maturazione. 

Il suo esordio in Nazionale è dato 22 agosto 2015 quando vestiva ancora la maglia delle Fiamme Oro, primo elemento della suddetta compagine a vestire la maglia azzurra 29 anni dopo Luigi Troiani, ultimo in ordine cronologico a riuscire in una simile impresa. L’ottimo rendimento e soprattutto la continuità dimostrata nel corso della stagione gli sono valsi l’approdo nelle Zebre, in forza alle quali Canna sta disputando un’annata davvero consistente nel Guinness Pro12. La sua leadership, infatti, oltre ai suoi calci dalla piazzola, hanno spesso contribuito a rendere meno perentori i passivi subiti dai ducali nel corso delle prime partite della manifestazione.

All’esordio nel Sei Nazioni avvenuto l’anno scorso il giovane di Benevento ha disputato una partita quasi perfetto nello splendido scenario dello Stade de France contro i padroni di casa della Francia, a testimonianza di una personalità che trascende di gran lunga un’età ancora piuttosto tenera. In quella circostanza segnò 13 punti perforando più volte la linea transalpina, a cui aggiunse anche una serie precisa di placcaggi e soltanto due calci sbagliati nel corso degli 80 minuti. L’Italia, che cerca da anni il nuovo Dominguez, ha forse trovato il suo erede proprio in Canna, senza dimenticare i vari Tommaso Allan ed Edoardo Paovani che rappresentano entrambi prospetti interessanti in ottica futura. 

La speranza, tuttavia, è che venga dato a Carlo il tempo di sbagliare, perchè quello dell’apertura è forse il ruolo più complesso, oltre alla pressione incredibile di indossare il numero 10 sulle spalle senza aver ancora consumato tutti i vari step dell’esperienza. Per ora, dunque, sarebbe inopportuno e forse anche affrettato azzardare paragoni, ma è più intelligente limitarsi ad affermare che se sono rose fioriranno, come troppo spesso non è accaduto per altre grandi promesse sommerse da aspettative troppo elevate. I Test Match che scattano tra pochi giorni rappresentano pertanto un ulteriore passo per Canna alla ricerca del proprio completamento come atleta, senza rimuginare in modo eccessivo se la nostra nazionale abbia davvero trovato un nuovo Dominguez o chicchessia. 

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter FIR

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