Rugby
Rugby, Giorgio Bronzini: da Viadana a Treviso fino alla Nazionale, una vita da mediano… di mischia
Come oramai tutti sapranno, questo mese scenderanno in campo le Nazionali di rugby di tutto il mondo per i tradizionali Test Match di novembre. Tra le altre, anche l’Italia sarà impegnata: gli avversari saranno, in ordine, la Nuova Zelanda, il Sudafrica e Tonga. Prima partita programmata per sabato 12, ore 15:00, allo Stadio Olimpico di Roma, contro gli All Blacks.
Annunciati i XV che si affronteranno sul manto erboso capitolino, nell’Italia si riscontra una piacevole novità: l’esordiente Giorgio Bronzini sarà impiegato dal primo minuto in mediana, in coppia con Carlo Canna. Se per l’apertura delle Zebre non c’è alcun bisogno di presentazioni (ottimo il suo inizio di stagione in Pro12), andiamo a scoprire nel dettaglio la carriera del mediano di mischia della Benetton, fino al suo arrivo in Nazionale.
Bronzini nasce 26 anni fa a Viadana (MN), storica realtà del rugby di casa nostra; è alto circa 178 cm per 87 kg di peso. La sua carriera comincia con la squadra giallonera della sua città natale, con cui avrà l’occasione di crescere, anche sportivamente, e con la quale esordirà in Eccellenza, il massimo campionato italiano della palla ovale. Primo cap, nella stagione 2009/2010 in un match contro la Benetton Treviso. L’anno dopo si guadagna la chance di giocare qualche partita di Celtic League (l’attuale Pro12) con la maglia degli Aironi, squadra in cui giocherà stabilmente nel 2011/2012. Poi due anni nel Viadana, prima del suo approdo a Rovigo, club con il quale ha giocato 40 partite mettendo a referto ben 35 punti e con il quale ha vinto lo Scudetto nella passata stagione. Da qui, il passaggio al Treviso in Pro12: “Dopo il mio trascorso in Celtic con gli Aironi, – ha detto Bronzini – ho dato tutto per poter tornare in un campionato così prestigioso. Non mi sono mai demotivato, è stata una chiamata che mi ha fatto piacere ricevere, la competizione sarà molto alta per entrare a far parte della squadra, di un club e di una famiglia come quella del Benetton”.
Le buone prestazioni offerte nei campi d’Italia e d’Europa e la mentalità che lo contraddistingue gli hanno consentito di conquistare la maglia da titolare nella Nazionale italiana per la partita di sabato contro la Nuova Zelanda, il gotha del rugby mondiale. Avere al suo fianco un giocatore come Carlo Canna certamente lo aiuterà a familiarizzare maggiormente con il grande palcoscenico dei match internazionali. Nonostante non sia più giovanissimo, sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile.
giuseppe.bernardi@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Twitter Federugby