Rugby

Rugby: Italia-Nuova Zelanda 10-68. All Blacks dirompenti, bellissima meta di Boni

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Tanti cambi, qualche lampo di bel gioco e un’avversaria di livello spaziale. Si può riassumere così la quarta uscita ufficiale della nazionale italiana di rugby con il nuovo ct Connor O’Shea: gli azzurri in uno splendido scenario allo Stadio Olimpico di Roma vengono sconfitti per 10-68 dai campioni del mondo in carica della Nuova Zelanda. Ovviamente poco da fare contro una rivale simile, il primo tempo è stato giocato ad alta intensità, poi è arrivato lo scontato calo repentino nella fase finale, preceduto però dalla bellissima meta di Boni. Difficoltà maggiori mostrate nella fase offensiva, ci sarà da lavorare in vista delle prossime uscite contro Sudafrica e Tonga.

L’Italia prova a partire in modo aggressivo, spinta da un Olimpico gremito in ogni posto. Al primo errore (sulla prima offensiva neozelandese) gli azzurri crollano e, in seguito ad una mischia sui 5 metri, lasciano schiacciare in meta Fekitoa. Gli azzurri non demordono e ripartono alla grande, bloccando gli All Blacks in ogni zona del campo: un gran break di Padovani porta Carlo Canna a calciare al centro dei pali e timbrare i primi 3 punti azzurri. Non c’è tempo per rifiatare: la Nuova Zelanda non tira il freno e si lancia subito nei 25 metri tricolori. Faumuina schiaccia in mezzo ai pali la seconda meta di colore nero. Al 19′ è già tris: la Nuova Zelanda vola fino ai cinque metri dopo una touche offensiva e Tuipulotu schiaccia. Senza pause gli All Blacks che si portano a quota 28 con la meta di Dagg (al termine di un’azione favolosa) realizzata dal solito Cruden. A completare il tabellino del primo tempo è l’ennesima meta oceanica con Crockett che sigla il parziale sul 35-3.

Così come nel primo tempo, anche alla ripresa del gioco l’Italia prova ad imprimere il massimo sforzo ad inizio ripresa. La classe neozelandese però non soffre l’intensità azzurra e, dopo cinque minuti, arriva la sesta meta realizzata con Luatua al termine di un’azione meravigliosa. Dopo una leggera fase di studio, nella quale Parisse e compagni hanno provato a spingere sull’acceleratore a cacci della meta, a capitalizzare sono ancora i neozelandesi con Fekitoa che concede il bis. Al 60′ arriva la meta di Dixon, ma cinque minuti dopo è l’Olimpico ad esplodere, grazie anche ai neo entrati: splendida volata di Tommaso Boni che si lancia in solitaria verso la realizzazione, trasformata da Tommaso Allan. Gli All Blacks non ci stanno a subire lo scalpo e, nel giro di 10′, siglano altre due mete con Ioane e Naholo fissando il risultato sul 68-10.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter FIR

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