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Rugby, Italia-Tonga: azzurri chiamati alla prova del nove contro le temibili Ikale Tahi, fondamentale l’approccio alla gara

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Sabato 26 novembre, alle ore 15, l’Italia affronterà Tonga allo Stadio Euganeo di Padova nel terzo ed ultimo Credit Agricole Cariparma Test Match che chiuderà il trittico di partite di Novembre.Gli azzurri sono reduci dalla storica impresa di Firenze con il Sudafrica, dove la Nazionale ha dimostrato una solidità una coesione di gruppo che raramente era stata riscontrata nel corso degli ultimi anni, ad ulteriore suffragio dell’indiscutibile qualità del lavoro compiuto da Conor O’Shea durante questi mesi. La squalifica occorsa al capitano Sergio Parisse priva la nostra Nazionale di uno degli uomini di maggior classe oltre che del leader carismatico di una compagine molto giovane, con il l flanker trevigiano Simone Favaro a capitanare l’Italia nella sfida di Padova. La maglia numero 8 andrà invece ad Andries Van Schalkwyk, autore della prima meta a Firenze contro il Sudafrica, che ha pienamente recuperato dall’infortunio che lo aveva costretto a lasciare prematuramente il campo del “Franchi”. Sarà fondamentale dunque per i nostri ragazzi un corretto approccio alla gara sin dall’inizio, fattore che spesso si rivela decisivo quando ci si ritrova ad affrontare una formazione di livello inferiore dopo un successo a dir poco storico, ma sottovalutare Tonga potrebbe configurarsi come un errore gravissimo considerata l’ottima condizione manifestata nel recente periodo dai pacifici, reduci dalla vittoria autoritaria contro gli Stati Uniti. ll CT della Nazionale Tutai Kefu ha promesso battaglia, annunciando uno schieramento variegato che prevede un pacchetto di mischia proveniente per cinque ottavi dai campionati francesi di Top14 e PROD2, mentre nella linea arretrata sono rappresentati la Premiership inglese, il Top14, il massimo campionato giapponese e quello neozelandese.

Conor O’Shea sembra allontanare qualsiasi ipotesi di cali di tensione alla vigilia dell’impegno: “La partita contro il Sudafrica ce la ricorderemo anche tra quarant’anni, ma ora pensiamo solo alla gara che ci aspetta contro Tonga. Il nostro focus rimane sulla prestazione che dovremo fare, la nostra filosofia è pensare sempre al lavoro che ci aspetta” spiega il CT in conferenza stampa dopo aver confermato quattordici quindicesimi della formazione vista a Firenze.“Mi piace lavorare tutta la settimana con la squadra che scenderà in campo nel week-endLa disciplina avuta ed il workrate visto contro il Sudafrica possono e debbono migliorare nella partita di Padova, è quello che mi aspetto di vedere. Le aspettative ora sono su di noi, sicuramente: non dobbiamo pensare alla vittoria, ma a realizzare i nostri obiettivi, che non sono cambiati: ritmo di lavoro, disciplina, intensità”. Se è dura tenere i piedi per terra dopo aver battuto gli Springboks? No, è facilissimo: sappiamo di aver fatto solo un piccolo passo del lungo viaggio che ci aspetta. Il nostro compito, mio e degli allenatori, è assicurarci che la squadra sia motivata e competitiva per ogni partita e questo può avvenire solo sviluppando i nostri obiettivi: è questo che crea quelle piccole situazioni che fanno la differenza nel risultato”.“Nei prossimi due o tre mesi – ha proseguito O’Shea – il ricordo più vivo ed importante sarà legato al risultato finale contro Tonga, per questo dobbiamo alzare il nostro ritmo di lavoro, focalizzarci su quello che ci aspetta”.

La nostra testa è rivolta solo al match contro Tonga – ha esordito Ornel Gega nell’incontro con la stampa di ieri all’NH Mantegna. “Sarà un match contro una squadra molto fisica che annovera tra le proprie fila molti giocatori che militano in campionati importanti. Sono forti in mischia e noi dovremmo dare il massimo in campo per cercare di bissare il risultato contro il Sudafrica. Sarà fondamentale per noi restare concentrati per tutto il match. La partita più importante per noi è sempre la prossima: prepariamo tutte le partite con la massima attenzione. Dopo la vittoria di sabato scorso – continua il tallonatore azzurro – non vediamo l’ora di scendere in campo davanti al pubblico di Padova che ci ha già fatto sentire il suo calore lunedì scorso durante l’allenamento a porte aperte”. “Dobbiamo essere pronti a rispondere colpo su colpo e cercare di imporre il nostro gioco – ha dichiarato Edoardo Padovani, mvp nel match contro il Sudafrica -. Sarà sicuramente un match molto fisico e ci faremo trovare pronti. La carica dell’Euganeo per noi sarà importante: i tifosi per noi rappresentano il sedicesimo uomo in campo”.

simone.brugnoli@oasport.it

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