Rugby
Rugby, Test Match novembre 2016: Italia-Sudafrica, gli azzurri chiamati alla conferma contro gli Springboks in crisi
Nella giornata di domani l’Italrugby torna in campo per il secondo dei Test Match di novembre, che vedrà gli azzurri affrontare il Sudafrica nel magnifico scenario dello Stadio “Artemio Franchi” di Firenze. Gli Springboks sono una squadra fortissima e dotata di valori tecnici indiscutibilmente superiori ai nostri, ma sebbene si tratti di una montagna molto impervia da scalare, questo incontro ci dirà molto di più sulla riuscita o meno del lavoro che Conor O’Shea ha deciso di intraprendere. Quello del tecnico irlandese è un percorso lungo che necessita di molta pazienza, se si considera che quest’ultimo è chiamato a dare nuova linfa ad un movimento proveniente da un biennio a dir poco disastroso, coinciso anche con gli addii di pedine importantissime come Mauro Bergamasco, Martìn Castrogiovanni e Andrea Masi.
Nonostante queste difficoltà, le attese dello staff tecnico italiano per il match di sabato sono sicuramente elevate: “Ci aspettiamo una prestazione di livello superiore rispetto alla gara di sabato scorso. Nonostante avessimo tenuto un ritmo alto abbiamo commesso degli errori. Contro squadre di questo livello ogni sbaglio può costarti una meta. Stiamo lavorando in questa direzione, sia in fase offensiva che difensiva. Sono sicuro che riusciremo a vedere qualcosa a breve termine”.
Dall’altra parte, il Sudafrica che sbarca in Italia è una formazione con più dubbi che certezze in questo momento, dopo aver rimediato la prima sconfitta in dieci anni contro l’Inghilterra, nonchè il sesto KO in dieci partite nel 2016. Sembrano lontani i tempi in cui gli Springboks chiudevano terzi al Mondiale del 2015 avendo messo paura agli All Blacks in semifinale, a cui si aggiunge anche uno spogliatoio molto caldo che accoglierà per l’occasione molti esordienti. Non si nasconde il ct sudafricano Allistar Coetzee: “Sono tempi duri, ma quando guardo alla squadra vedo ragazzi che non hanno mollato e hanno continuato a lottare. Questo mi fa sperare. Diventiamo i nostri peggiori nemici se facciamo errori individuali. Ci sono cose da sistemare, ma dobbiamo cercare di sistemarle in fretta, soprattutto in difesa”.
E’ davvero difficilissimo pensare che gli azzurri possano battere una squadra così blasonata, ma a differenza della gara con la Nuova Zelanda quella contro gli Springboks risulterà probante sotto tutti i punti di vista, sperando che anche il risultato finale renda onore all’impegno messo in mostra dai nostri portacolori. L’attesa diventa giorno dopo giorno sempre più spasmodica, e stavolta scendiamo in campo con la consapevolezza di trovare dall’altra parte una compagine di assoluto livello ma non di marziani.
simone.brugnoli@oasport.it
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Foto: Profilo Twitter FIR