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Scherma, Arianna Errigo: “A Rio ho sbagliato la preparazione. Ora mi sto concentrando sulla sciabola. E’ una sfida che nessuno ha mai provato prima”

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E’ ormai nota la decisione di Arianna Errigo di dedicarsi alla sciabola oltre che al fioretto in vista delle prossime Olimpiadi di Tokyo nel 2020. La monzese, reduce dalla delusione di Rio e vogliosa di riscatto, è attesa questo weekend dalla seconda prova del circuito di Coppa del Mondo di fioretto femminile che si disputerà nella località francese di Saint Maur, con il chiaro intento di bissare lo splendido successo conseguito circa un mese fa a Cancun sia nella prova individuale sia in quella a squadre. In una recente intervista rilasciata al Corriere dello Sport, la campionessa azzurra è ritornata sui motivi della debacle brasiliana: “Ho perso agli ottavi da un’atleta ampiamente alla mia portata, per cui il problema era nella preparazione. Avevo fatto una stagione così bella da arrivare a Rio già con la certezza di aver vinto un’altra Coppa del Mondo. Il problema è che puntavo alla gara perfetta e ho stravolto le mie abitudini quotidiane per raggiungerla. Sono arrivata a Rio che ero “scoppiata”, mentre la mia forza è di arrivare alle gare “leggera” e con la voglia di tirare”.

La Errigo si è poi soffermata sui motivi che l’hanno spinta ad impegnarsi in questa nuova sfida: “Comunque fosse andata a Rio, avevo già deciso che mi sarei presa un po’ di pausa dal fioretto. In questo momento mi sto concentrando soprattutto sulla sciabola, grazie all’aiuto del maestro Lucio Landi, che mi segue a Frascati”. Sulle prime impressioni con la nuova arma Arianna non si è voluta sbilanciare troppo: “Sto andando un po’ a tentoni perchè è qualcosa che nessuno ha mai fatto prima di me, per cui non ho riferimenti. Sicuramente mi diverte e mi fa star bene, oltre a spingermi ad allenarmi di più”.

Sui prossimi obiettivi, invece, non aleggia alcun dubbio: “Il sogno è di portare entrambe le armi ai Giochi del 2020: contando le gare a squadre, avrei quattro chance di medaglia a Tokyo e non sarebbe niente male“. Alcune riflessioni anche sulla difficoltà nel passare dal fioretto alla sciabola: “La sciabola sviluppa molto gli arti inferiori. Nel fioretto moderno si può stare passivi e giocare di tattica, mentre nella sciabola non esistono stoccate fortuite: se non sei pronta, regali il punto all’avversaria. Per me che sono sempre stata pigra di gambe è una bella ventata di novità e sono certa che mi darà un vantaggio importante da giocarmi negli assalti di fioretto”.

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Foto: Augusto Bizzi per Federscherma

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