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Scherma, Coppa del Mondo: brilla la stella di Marco Fichera nella spada a Buenos Aires. Bene le sciabolatrici a Orleans in attesa della Errigo

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Il weekend di Coppa del Mondo di scherma ha emesso i suoi verdetti sia in campo sia in quello femminile, quindi è già tempo di bilanci per gli atleti azzurri impegnati nelle rispettive discipline.

Il grande protagonista nella tappa iridata della spada in corso di svolgimento a Buenos Aires è stato senza dubbio Marco Fichera, che ha centrato il secondo gradino del podio al termine di una prova di grandissimo spessore terminata solo all’atto conclusivo, dopo che a Berna si era fermato ad un passo da questo obiettiv beffato dal russo Nikita Glazkov. Ci ha pensato il campione Olimpico di Rio 2016 Sangyoung Park a rimandare l’appuntamento del ragazzo di Acireale con la prima vittoria in Coppa del Mondo. Per Marco rimane comunque il miglior risultato in carriera, un deciso passo in avanti rispetto alla terza piazza artigliata nel 2014 a Vancouver. Rimane ancora una volta giù dal podio Enrico Garozzo, sconfitto all’ultima stoccata da Lucenay. Per quanto riguarda invece gli altri azzurri, stop al tabellone dei 32 per Lorenzo Buzzi, mentre già ai 64 è terminata la gara di Paolo Pizzo, Andrea Santarelli, Luca Ferraris e Andrea Russo, a testimonianza del fatto che il movimento azzurro necessita ancora di qualche ricambio di qualità ai soliti nomi. Nella prova a squadre l’Italia si è migliorata rispetto a Berna, ma ancora una volta i nostri portacolori della spada maschile non sono riusciti ad agguantare il podio tanto agognato. In Argentina il quartetto composto da Marco FicheraEnrico Garozzo, Paolo Pizzo e Andrea Santarelli si è fermato ai quarti di finale, superato dalla Russia per 45-33. Parziale consolazione per i nostri ragazzi il fatto che la gara sia stata vinta proprio dai russi, anche se appare evidente la necessità di lavorare molto per colmare il gap che ci separa dalle migliori compagini internazionali.

Molto positive anche le performance delle sciabolatrici impegnate nella località francese di Orleans, anche se rimane l’amarezza in casa azzurra per un podio accarezzato con ben tre atlete ma poi svanito sul più bello: Rossella Gregorio subisce l’eliminazione più beffarda, un cartellino rosso per partenza anticipata sul 14-14 ha scatenato non poche polemiche. E se Irene Vecchi non ha potuto molto di fronte alla giornata di grazia di Manon Brunet, Loreta Gulotta non riesce a ripetere l’impresa di Rio e questa volta deve lasciare strada aperta alla Kim. Fra le altre azzurre, bene Michela Battiston, che passa l’assalto dei 32 prima di cedere all’ultima stoccata contro la giovane quindicenne ungherese Lisa Pusztai, che si ferma poi a una sola stoccata dalle otto. Niente da fare infine per Arianna Errigo, che viene eliminata al primo assalto: il 15-4 inflittole dalla Podzniakova rappresenta forse una punizione troppo severa per lei, ma considerato che si trattava della sua prima gara in Coppa del Mondo, la monzese ha fatto vedere ottime prospettive in ottica futura. La grande gioia è arrivata però dalla prova a squadre, dove il quartetto formato da Martina Criscio, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi non si è lasciata sfuggire l’occasione di centrare un successo meritatissimo, oltre un anno e mezzo dopo l’ultima volta datata febbraio 2015 a Gand. La vittoria dell’Italia è stata frutto di un egregio lavoro corale, di un gruppo uscito rafforzato nelle proprie convinzioni dalle Olimpiadi di Rio e che da quella gara ha tratto una fiducia illimitata, assicurando sicuramente altre soddisfazioni agli appassionati di questa splendida disciplina.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Augusto Bizzi per Federscherma

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