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Tiro con l’arco, Massimiliano Mandia: “Un 2017 ricco di sfide. Mia sorella ai Giochi? Emozione indimenticabile”

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Abbiamo raggiunto Massimiliano Mandia per una breve ed interessante chiacchierata. 26 anni, nato a Battipaglia ma salernitano doc, l’arciere italiano, che gareggia per il gruppo sportivo della polizia penitenziaria, occupa attualmente la posizione numero 134 del ranking mondiale, a poche settimane dall’avvio della stagione indoor con la prima tappa in programma a Marrakech.

Come ti senti in vista della stagione indoor e quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

“Posso dire di sentirmi sicuramente pronto per la prima tappa di CDM indoor che si svolgerà in Marocco. A seguire volerò in Germania per il Berlin Open. Sfrutterò queste due gare anche per tastare la mia preparazione in vista di gare molto dure come potrà essere quella di Nimes, il secondo appuntamento di CDM indoor. Il primo obiettivo sarà sicuramente quello di centrare la qualificazione agli Europei indoor”.

Un’annata che si preannuncia ricca di appuntamenti importanti, con all’orizzonte Universaidi e World Games...

“Esatto. Tra Mondiali, Universiadi di Taipei e World Games ci sarà da divertirsi. Tengo molto alle Universiadi in quanto potrebbe essere la mia ultima occasione di partecipare a quest’evento, ed ho un pizzico di rammarico per Napoli e Salerno 2019. Un mio obiettivo è anche quello di ben figurare nei World Games, settore campagna, dove vorrei eccellere”. 

Come giudichi le regole della tua disciplina? Mettono a dura prova i nervi di voi arcieri? Abbiamo visto a Rio che fare il record del mondo nel ranking round non significa davvero nulla…

“Diciamo che è stato modificato il format degli scontri diretti. Alla lunga il più bravo viene premiato, ma a mio parere queste scelte sono state portate avanti per rendere più fruibile il nostro sport per spettatori e telespettatori. Io non sono una persona che si lamenta quando cambiano le regole, bisogna adattarsi al contesto. A mio parere in futuro ci saranno altri cambiamenti. Il mio compito è semplicemente quello di tirare, quindi con ogni regolamento cercherò di fare del mio meglio”. 

La famiglia Mandia sta dando tanto al tiro con l’aero azzurro. Con tua sorella Claudia avete recentemente vinto gli assoluti misti. Proprio Claudia, in squadra con Guendalina Sartori e Lucilla Boari ha sfiorato una storica medaglia olimpica. Come avete vissuto quei momenti?

“Sicuramente con tanta emozione. Il fattro che abbia sfiorato una medaglia ci è dispiaciuto molto non prettamente per la gioia di tornare a casa con una medaglia olimpica, ma perchè sapevamo come si sarebbe sentita nei giorni successivi. Claudia si è comunque comportata benissimo, per questo ci ha riempito d’orgoglio”. 

Laureato in giurisprudenza, iscritto ad un nuovo corso universitario, sportivo…com’è la giornata di Massimiliano Mandia?

“Beh, diciamo che per me stare fermo sul divano non è l’ideale. Ho bisogno di essere sempre attivo. Dopo la laurea mi sono rilassato godendomi un pò l’estate. Avevo in mente di iscrivermi a scienze motorie quando ho capito di non poter stare fermo. Per me è sia un’opoortunità di arricchimento dal punto di vista personale e culturale, sia una chance di crearmi qualcosa per il mio futuro dopo l’agonismo”. 

ciro.salvini@oasport.it

Foto: FITARCO

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