Pallavolo
Volley, SuperLega – 12^ giornata: come hanno giocato gli italiani? Vettori imperiale, Juantorena killer, Zaytsev bombarda, Sabbi top scorer, i giovani e…
Nel weekend si è disputata la dodicesima giornata della SuperLega 2016/2017, il massimo campionato italiano di volley maschile. Tanti i nostri connazionali ai nastri di partenza, vediamo nel dettaglio come si sono comportati in questo fine settimana, anche in ottica Nazionale.
Il miglior italiano in campo è stato uno stratosferico LUCA VETTORI che ha giocato una delle migliori partite di questo girone d’andata. L’opposto di Modena era partita a spron battuto poi aveva proseguito su un rendimento costante ma domenica è esploso nuovamente, trascinando i Campioni d’Italia a una pesantissima vittoria sul campo della lanciata Piacenza.
Il Vetto è stato chiamato in causa con grande continuità, ha sempre trovato le soluzioni giuste per mettere in difficoltà gli avversari, segnando 25 punti (50% in attacco) con 4 aces di pregevole fattura. Decisivo insieme al solito Earvin Ngapeth, mentre MATTEO PIANO è praticamente rimasto in panchina tutto il tempo (solo qualche scambio nel terzo set) vista la giornata ultra positiva di Kevin Le Roux che ha affiancato Max Holt (stranamente spento, ma comunque titolarissimo). Tra le fila dei Canarini anche il libero SALVATORE ROSSINI, protagonista di una prova solida e senza errori con il 50% di ricezione perfetta.
OSMANY JUANTORENA ha confezionato una partita con i controfiocchi, una primizia di stagione con cui ha deliziato il pubblico dell’Eurosuole Forum. La sua Civitanova ha sconfitto Molfetta confermandosi al comando della classifica allungando su Trento grazie alla perfezione della Pantera: il 79% in attacco, senza errori e murate subite, parla da sé insieme ai 21 punti con cui è andato a referto. Sokolov è stato determinante con i suoi 6 aces (decisivi i tre consecutivi nel terzo set), ma Juantorena è stato il pilastro della Lube.
Blengini deve fare le acrobazie per rispettare il numero minimo degli italiani in campo, come sempre si affida al libero Nicola Pesaresi (69% di positiva) e al centrale DAVIDE CANDELLARO (10 punti, 2 muri) che è stato nuovamente preferito a Enrico Cester. Jiri Kovar sempre stabilmente in panchina, Luigi Randazzo è stato dato in prestito a Verona dove dovrebbe avere più spazio.
Il braccio di IVAN ZAYTSEV è ormai definitivamente tornato. Avevamo timore che la sua furia fosse rimasta in qualche valigia nascosta a Rio de Janeiro, dopo le Olimpiadi ha avuto (giustamente) un piccolo momento di flessione ma ora lo Zar sta iniziando a martellare pesantemente. A Verona, lo schiacciatore di Perugia si è messo in gran luce, risultando il migliore in campo, protagonista di una performance ad ampio raggio: 18 punti con il 58% in attacco, 5 aces (tre consecutivi in avvio di secondo set, a scaldare tutti gli appassionati) e una ricezione sostanzialmente pulita (anche se solo su 8 palloni).
Zaytsev, però, non finisce in campo. Quando ormai manca una sola partita al termine del girone d’andata è ormai chiaro che Ivan è un fenomeno mediatico. Al di là delle apparizioni televisive in contesti extra pallavolistici, è amatissimo dal pubblico (in particolar modo femminile, questo è innegabile): i palazzetti sono pieni quando arriva Perugia, proprio quei palazzetti che nella normalità fanno registrare migliaia di presenze in meno.
Perugia si porta dietro comunque anche EMANUELE BIRARELLI, capitano della nostra Nazionale, che a Verona ha siglato 6 punti (63%) accanto a un indemoniato Marko Podrascanin. Il centrale SIMONE BUTI è così rimasto in panchina, Andrea Bari e Federico Tosi si sono alternati nel ruolo di libero.
La giornata positiva degli azzurri reduci dall’argento olimpico sorride anche a FILIPPO LANZA e SIMONE GIANNELLI, i due pilastri di Trento che ha sconfitto Monza solo al tie-break, perdendo così un punto nei confronti di Civitanova. Il capitano è stato il top scorer (19 punti, 58% in attacco e 65% di ricezione positiva), prodigandosi durante tutta la partita nel tentativo di trascinare i dolomitici verso la vittoria.
Il palleggiatore è stato ancora autore di una buona prova: ha saputo sfruttare al meglio i due centrali Sebastian Solé e DANIELE MAZZONE (11 punti, 2 muri, 2 aces), grande rivelazione di questo avvio di stagione e che continua a crescere. Il 70% di ricezione positiva con 0 errori all’arrivo sono i numeri che certificano la prestazione d’eccellenza del libero MASSIMO COLACI. Ancora il giovane GABRIELE NELLI opposto (11) ma nel corso dell’incontro è stato sostituito da Jan Stokr.
GIULIO SABBI merita un capitolo a sé. Molfetta perde ma lui segna comunque 22 punti (64% in attacco), mettendo in difficoltà la capolista. L’opposto dei pugliesi, capocannoniere della nostra SuperLega e al comando nelle classifiche europee per numero di punti fatti, merita particolare attenzione. Si sta rilanciando, sta giocando bene e meriterebbe delle chance importanti.
Capitolo giovani. Molfetta si affida sempre ai centrali Marco Vitelli (6 punti, 2 muri) e Alberto Polo (2) ma contro le bordate di Juantorena e Sokolov non c’è stato molto da fare. Riccardo Sbertoli sempre palleggiatore titolare per Milano, ritrova un superlativo Sasha Starovic da 28 punti, Skrimov in grande spolvero, gioca la sua partita pulita ma la Revivre perde lo scontro diretto con Latina e ora è ultima in classifica. Da sottolineare anche i 12 punti del centrale Gianluca Galassi (3 muri). Primi tre set da titolare anche per lo schiacciatore classe 1990 Federico Marretta (9 punti, 62%).
Tra le fila di Ravenna giornata spettacolare per Fabio Ricci che segna 14 punti, con 6 muri e il 75% in attacco. Il centrale classe 1994, però, non basta insieme al regista Luca Spirito: i giallorossi perdono 3-1 sul campo di Vibo Valentia.
Latina ha sconfitto Milano a domicilio, abbandonando così l’ultimo posto in classifica. Senza Fox Fei, i ragazzi di Bagnoli si sono fatti trascinare dal capitano Gabriele Maruotti (18 punti, 48%) e da Andrea Rossi (11, 64% con 3 muri).
Sora ha vinto la quarta partita stagionale e ora intravede la qualificazione alla Coppa Italia grazie alla vittoria su Padova, merito soprattutto di Miskevich. L’icona Mattia Rosso non ha attaccato con precisione (38%) e si è fermato a 11 punti.
Nel deserto del PalaValentia la buona regia di Manuel Coscione sprona Peter Michalovic che trascina Vibo verso il successo su Ravenna, utile per qualificarsi agli ottavi di finale di Coppa Italia.
Piacenza a trazione cubana anteriore ha perso il derby con Modena. L’eterno Samuele Papi ha giocato da libero titolare, ma il 43enne ha commesso 4 errori e ha ricevuto con un deludente 21%. Al centro Luca Tencati (2) e Aimone Alletti (7).
Monza ha strappato un punto sul campo di Trento, dimostrandosi squadra capace di mettere in crisi le grandi. Hirsch e Fromm si mettono sempre in risalto ma il versante italiano premia lo schiacciatore Iacopo Botto (13 punti, 60% in attacco), nel quarto e nel quinto set ha giocato una coppia nostrana al centro composta da Thomas Beretta (3) e dalla novità Marcello Forni (4) che ha sostituito la star Pieter Verhees.
Verona è sempre più a picco. Quinta sconfitta consecutiva, incapacità totale di contrapporsi a Perugia, primo e terzo set totalmente alla deriva. Michele Baranowicz ha poco da inventarsi in cabina di regia (costretto a rincorrere palloni per trovare delle alzate), al centro Simone Anzani è tornato titolare (5 punti, 3 muri) ma non è stato sufficiente per fermare Zaytsev e compagni, Andrea Giovi il libero (38% di perfetta).
Anche Padova è in grande crisi, sconfitta dalla neopromossa Sora. Stefano Giannotti ha giocato i primi due set, senza mettersi in luce (3 punti) e venendo così sostituito dal giovane Sebastiano Milan (7). I veneti non girano, non possono bastare i 15 punti di Michele Fedrizzi (52%).