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Volley, SuperLega – Decima giornata, le pagelle: Sabbi notte da Leoni, Zaytsev cresce di banda, Giannelli orchestra, Papi O’ Fenomeno

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Ieri si è disputata la decima giornata di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile. Di seguito le consuete pagelle per conoscere top e flop del fine settimana.

 

GIULIO SABBI: 10. Una notte da Imperatore! È lui il protagonista indiscusso dell’impresa della decima giornata di SuperLega, l’uomo che stende i Campioni d’Italia portando in trionfo la sua Molfetta. L’opposto confeziona una performance sbalorditiva, da vero capocannoniere della nostra SuperLega, mettendo a segno 32 punti (5 aces, 3 muri, 60% in attacco) che sfiancano Modena.

Numeri da capogiro per l’opposto che domina lo scontro diretto con Luca Vettori, eroe osannato dai compagni (un plauso alla regia di Thiago e al martello De Barros). In una settimana Gulinelli ha cambiato la squadra: 7 punti, demolendo i Canarini e costringendo Perugia al tie-break. Molfetta non vuole più fermarsi.

 

SIMONE GIANNELLI e SIMON VAN DE VOORDE: 10. In realtà il massimo voto andrebbe esteso a tutta la squadra, capace di sconfiggere Civitanova al termine di un big-match ad alto tasso tecnico, riportando Trento al comando solitario della classifica dopo lo scudetto vinto nel 2015. Non era nei pronostici ma i ragazzi di Lorenzetti hanno dimostrato sul campo di valere il primo posto, vincendo i tre incontri di cartello giocati fin qui (Lube, Perugia e Verona), infilando nove successi consecutivi e rimanendo l’unica squadra imbattuta del campionato.

I numeri parlano chiaro, il successo contro gli uomini di Blengini è arrivato soprattutto grazie alla regia di uno strepitoso Simone Giannelli che partita dopo partita alza ulteriormente il suo già elevato tasso tecnico. Capisce che per scardinare la retroguardia avversaria serve inventarsi qualcosa di speciale e allora si appoggia con insistenza allo scatenato Van De Voorde, centrale belga che mette a terra 13 punti con un fantascientifico 92% in fase offensiva (11 su 12 palloni attaccati).

Giannelli è un regista moderno, che sa mettersi in luce anche a livello personale (4 muri e 3 aces), spazia anche su tutto il fronte offensivo con Nelli, Lanza e Urnaut, spediti tutti in doppia cifra. E all’ombra del Monte Bondone si pregusta una clamorosa fuga: giovedì sera il recupero contro Piacenza potrebbe regalare tre punti in classifica che equivarrebbero a un +4 su Civitanova…

 

IVAN ZAYTSEV: 9. Rieccolo! Aspettavamo lo Zar in questo stato di forma fin dall’inizio del campionato, dopo un avvio discreto si era anche lui perso nei big match insieme al resto della squadra ma alla prima uscita vera da schiacciatore titolare (contro Molfetta aveva giocato solo metà del primo set) ha convinto tutti, anche se lui come sempre è molto autocritico quando gioca in questo ruolo. A cominciare da Lorenzo Bernardi, alla sua prima assoluta su una panchina del massimo campionato italiano.

Mister Secolo assiste contento alla buona prestazione di Zaytsev che con 13 punti (4 aces, 47% in attacco e 65% di ricezione positiva) trascina la sua Perugia verso il successo sul campo di Monza, avversaria temuta dopo che in settimana aveva espugnato il PalaPanini. Invece i Block Devils dominano il match, grazie anche alle 13 marcature di Aleksandar Atanasijevic: l’assetto originario di Perugia è tornato. Da sottolineare anche la performance di Podrascanin.

 

SAMUELE PAPI: 9. Immenso, infinito, unico e inimitabile. O’ Fenomeno deve scendere in campo da libero, c’è bisogno di lui, Piacenza lo chiama per il derby con Ravenna. Ne uscirà una prestazione mostruosa che varrà il premio di MVP al 43enne che non smette più di stupire: superlativo in ricezione, senza errori, i compagni ringraziano, vincono la sesta partita nelle ultime sette e risalgono la classifica.

RAMOS HERNANDEZ: 8. Vince il duello con Torres, segna 17 punti (4 aces), trascina la sua Piacenza verso il sesto successo nelle ultime sette partite. Ottima prova del cubano in diagonale con Hierrezuelo, da annotare anche i 12 punti di Leo Marshall col 71%.

MATTIA ROSSO: 8. L’uomo simbolo di Sora non delude il pubblico del PalaGlobo, si carica la squadra sulle spalle e la conduce verso il secondo successo stagionale. Un bel 3-0 contro Milano, determinanti i suoi 21 punti (3 muri, 3 aces, 56% in fase offensiva).

MANUEL COSCIONE: 8. La mente della sorprendente Vibo Valentia che espugna Verona, infila la terza vittoria consecutiva e risale fino al nono posto. Il regista è bravo a sfruttare Barreto (17), Rejlek (15) e Geiler (13) per vincere contro una big.

 

MODENA: 4. Cosa succede ai Campioni d’Italia? I Canarini sembravano lanciatissimi ma dopo otto vittorie consecutive sono clamorosamente incappati in due sconfitte inattese, tra l’altro contro squadre di seconda fascia come Monza ma soprattutto Molfetta. Lo scivolone in Puglia lascia attoniti i tifosi e tutta la squadra che doveva prontamente rialzarsi e che invece è crollata sotto i colpi di Sabbi.

Ci si aspettava un successo da parte degli uomini di Piazza che invece accusano l’assenza della stella Earvin Ngapeth. Vettori ha faticato, Petric ci ha provato ma non è bastato, la regia di Orduna è da rivedere. E ora il big match contro Trento è già determinante.

 

VERONA: 4. Che delusione. Terza sconfitta consecutiva: dopo i due big match persi per 3-0 contro Trento e Modena, gli scaligeri devono arrendersi in casa anche a Vibo Valentia ed entrano ufficialmente in crisi. Il Presidente ha rassicurato che coach Giani non è a rischio ma staremo a vedere come si svilupperà la situazione in settimana. Non basta il rientrante Kovacevic (25), troppi i 7 errori in battuta di Djuric (20 punti).

 

CIVITANOVA: 5. Non si possono commettere 36 errori in un big match. Trento ha giocato stupendamente e non aveva certamente bisogno di questo ulteriore aiuto degli uomini di Blengini che in un sol colpo perdono la prima partita stagionale e la vetta della classifica, scavalcati proprio dai dolomitici che ora possono allungare. Le fatiche offensive di Juantorena che si è acceso solo a tratti, l’infortunio di Sokolov nel corso del terzo set, l’apporto poco incisivo di Cebulj sono state le altre chiavi dell’incontro. Ora servirà alzare prontamente la testa: il big match contro Modena sarà risolutore del girone d’andata.

 

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