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Atletica, Gianmarco Tamberi: “Rifarei tutto quello che ho fatto, tranne quella partita a basket… Quest’anno mi accontenterei di saltare 2.39”

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Gianmarco Tamberi torna sul “luogo del delitto”, quella stessa Montecarlo dove lo scorso anno sfumarono i sogni dell’avventura olimpica ai Giochi di Rio de Janeiro. Il motivo ufficiale della trasferta nel Principato è la partecipazione ad un corso di formazione sulle metodologie del mental coaching al Grimaldi Forum, insieme ad altri due campioni come Ivan Basso e Elisa Di Francisca. L’occasione però è anche quella di ripercorrere col pensiero quella disgraziata serata del 15 luglio di un anno fa: il saltatore in alto azzurro lo ha fatto con un’intervista al Corriere dello Sport.

Rifarei tutto quello che ho fatto quest’anno. Compreso quel tentativo ai 2.41 a gara già vinta che poi ha compromesso Rio – dice convinto Tamberi, anche se poi ripensa – Solo una cosa non rifarei e non l’ho mai confessato prima: giocare una partita intera di basket una settimana prima degli Europei di Amsterdam. Vado matto per la palla a spicchi e così mi sono lasciato tentare dagli organizzatori del torneo di Senigallia, sottocanestro ho dato una schienata. Niente di serio ma in gara avevo qualche risentimento. Era come aver perso l’integrità fisica“. Ma si sa, Gimbo è fatto così, nello sport lui si deve divertire e vuole dare spettacolo: “Questa è la mia indole agonistica. Quando Bolt esce dai blocchi pensa solo a dare il massimo di se stesso e a far divertire il pubblico. O sei campione o ragioniere“.

Venendo al post-infortunio, Tamberi tranquillizza: “La caviglia ora sta benissimo. Una settimana fa ho fatto una risonanza che ha confermato la perfetta riuscita dell’operazione e anche l’ultimo check a Pavia dice che la riabilitazione ha prodotto risultati soddisfacenti. Continuo a fare molta fisioterapia, con tecar, laser e lavori manuali. Ad Ancona mi seguono sempre i fisioterapisti Battisti e Sabatini e due volte a settimana vado a San Marino da Andrea Benvenuti (ex campione europeo degli 800 m, ndr). Faccio lavori con l’elastico ed esercizi di rapidità sui gradoni“.

E già si pensa al ritorno in pedana che al campione del mondo indoor 2016 manca come l’ossigeno: “Prevedo di tornare a inizio estate. E se tutto andrà per il meglio, forse mi rivederete ai Mondiali di Londra (in agosto, ndr)” I 2.40? “Per quest’anno, mi accontenterei di saltare 2,39. Non voglio compromettere anche Tokyo 2020“.

giuseppe.bernardi@oasport.it

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Foto: Facebook Gianmarco Tamberi

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