Basket
Basket: il 2016 ha regalato l’ennesima delusione azzurra. L’Italia deve diventare squadra. Europeo 2017 ultima occasione
Il 2016 sta ormai volgendo al termine ed è tempo di un bilancio all’interno dello sport italiano. Di gioie e di emozioni ce ne sono state tantissime, purtroppo, però, non sono mancate le grandi delusioni e senza dubbio quella più grande è stata la mancata qualificazione alle Olimpiadi da parte della nazionale di basket.
In tutto l’ambiente cestistico italiano la delusione e l’amarezza della sconfitta nella finale del Preolimpico di Torino sono ancora presenti . La qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro era il grande obiettivo della nazionale, ma ancora una volta nel momento di raggiungere il traguardo sperato questa squadra ha fallito totalmente. L’ennesimo ko di una nazionale definita anche dai massimi vertici della federazione “la più forte di sempre” e che invece alla fine non ha mai conquistato nulla se non una serie di delusioni davvero cuocenti.
Una generazione di “fenomeni”, ma che alla fine non ha portato nulla in termini di medaglie allo sport italiano. Prima la mancata qualificazione ai Mondiali con Simone Pianigiani per via delle sconfitte con Ucraina e Serbia dopo una prima fase eccezionale. Successivamente un altro europeo chiuso tra le migliori sei, ma con ancora mille rimpianti per il ko al supplementare con la Lituania.
La Federazione ha deciso di cambiare tutto dopo la manifestazione continentale e di affidare la panchina ad Ettore Messina, ma anche il vice allenatore dei San Antonio Spurs non è riuscito a cambiare la mentalità di un gruppo che quando conta si scioglie come neve al sole e purtroppo la sconfitta con la Croazia nella finale del Preolimpico ne è stata l’ennesima dimostrazione.
Proprio la mancanza di una mentalità vincente è il vero problema di questa italbasket. Giocatori sulla carta fortissimi, ma che insieme non sono mai riusciti a costruire un vero e proprio gruppo. E’ mancata proprio l’unità all’interno della squadra, forse con troppe individualità tutte separate tra loro. Ettore Messina dovrà proprio lavorare su questo e cercare prima di tutto di formare un’Italia nuova e possibilmente vincente.
Adesso, però, è arrivato il momento di pensare al futuro, perchè bisogna finalmente imparare dai fallimenti e provare a ricostruire qualcosa di importante. Il prossimo anno ci sarà un Europeo da disputare e in palio c’è anche la qualificazione ai Mondiali.
Questo gruppo non è del tutto finito, perchè comunque la carta d’identità sorride ai nostri azzurri (in ottica Tokyo 2020 solo Belinelli e Bargnani arriverebbero a fine carriera a 34 anni). Di giocatori non convocati ma meritevoli ce ne sono: Della Valle, Cinciarini, Polonara, Abass, Pascolo solo per fare alcuni nomi e dunque le possibilità di attuare un buon ricambio ci sono.
L’Europeo è davvero un passaggio fondamentale e che l’Italia non può permettersi di sbagliare nuovamente. Sicuramente la delusione degli ultimi appuntamenti porta questa nazionale a giocarsi la manifestazione continentale forse con meno pressioni e questo può essere un vantaggio.
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