Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo: Martin Fourcade attacca i record di Bjørndalen. Sorpasso possibile?
Con nove vittorie già all’attivo comprendendo le staffette, Martin Fourcade non può che essere il grande protagonista delle prime tre tappe di Coppa del Mondo di biathlon 2016/2017. Il francese, che già prima delle vacanze di Natale pare aver archiviato la sesta Coppa del Mondo consecutiva, sembra più forte che mai e sta abbattendo record su record: se per certi versi può già essere considerato il più forte di tutti i tempi, è ancora in corso il confronto con l’eterno norvegese Ole Einar Bjørndalen, recordman all time per vittorie nel massimo circuito Ibu e simbolo vivente della disciplina.
Il Martin Fourcade che si è presentato al via della stagione in corso è il più perfetto di sempre e non per nulla ha vinto 9 delle 10 gare disputate, sprecando l’occasione del 10/10 nell’inseguimento di Östersund in una gara da 4 errori al tiro, troppi anche per lui. Fourcade, grazie a questi incredibili numeri di inizio stagione, ha superato quota 100 podi in Coppa del Mondo, arrivando a 56 vittorie: il dato più impressionante riguarda il fatto che ha vinto almeno 10 volte in ogni format (11 individuali, 17 sprint, 18 inseguimenti e 10 mass start). Neanche Bjørndalen, fermo solo a 8 individuali, era riuscito in questa impresa nonostante le 95 affermazioni in carriera.
Ancora giovane (classe 1988), Martin Fourcade con un ruolino di marcia di questo genere potrebbe raggiungerlo e addirittura superarlo: già al termine di questo inverno potrebbe eguagliare le sei Sfere di Cristallo della classifica generale del norvegese, anche se per il numero totale di vittorie e podi avrà bisogno di tempo. Quanto? Difficile dirlo e difficile anche capire per quanto tempo potrebbe continuare la sua attività ad alto livello. Se Bjørndalen è tutt’ora in attività nonostante gli oltre 40 anni, la sensazione è che Fourcade potrebbe appendere sci e carabina al chiodo molto prima, magari già dopo le Olimpiadi del prossimo anno, in contemporanea con il più esperto avversario. In questo caso, batterne i record sarebbe impossibile per mancanza di un numero di gare sufficienti. L’unica incognita, però, sembra essere proprio questa: la mancanza di una motivazione sufficientemente forte da spingerlo ad andare oltre i limiti del fisico ma sopratutto della mente, che ha bisogno di carburante per progredire e continuare ad allenarsi stagione dopo stagione rinunciando di fatto alla vita al di fuori dello sport. Bjørndalen l’ha fatto, mentre Fourcade non si è mai dichiarato pronto: i record, però, potrebbero fargli gola ed essere il primo nella storia ad arrivare a quota 100 successi potrebbe anche spingerlo a continuare. Lo striscione d’arrivo, in quel caso, sarebbe ancora lontano e quello che possiamo fare noi, ora, è semplicemente godere dello spettacolo che ci sta regalando in una stagione che potrebbe rivelarsi magica e irripetibile nell’intera storia della disciplina. In attesa, eventualmente, di un erede alla sua altezza.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Romeo Deganello