Canottaggio
Canottaggio: anno ok per il movimento tricolore, speranze anche tra le donne
I due bronzi vinti a Rio sono un bottino sufficiente per il canottaggio tricolore. In Brasile l’Italia schierava sostanzialmente due carte da medaglia: il quattro senza campione del mondo 2015 e il doppio pesi leggeri di Marcello Miani e Andrea Micheletti. La prima barca, modificata nelle ultime settimane con l’inserimento di Domenico Montrone al fianco di Giuseppe Vicino, Matteo Lodo e Matteo Castaldo, è riuscita a ottenere un bronzo tutt’altro che scontato dopo un cammino non entusiasmante in terra carioca. Non sono invece riusciti a rispettare il pronostico Miani-Micheletti, eliminati addirittura in semifinale.
La delusione dei pesi leggeri è stata tuttavia superata grazie al due senza di Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale. Il binomio campano composto dal campione del mondo in carica del quattro senza e dall’ex capovoga dell’otto ha impressionato sin dalle batterie, tenendo testa ai dominatori neozelandesi Eric Murray-Hamish Bond. Il bronzo alle spalle dei kiwi e del Sudafrica è stato incredibile sin per le poche settimane passate in barca insieme sia per gli anni passati dall’ultima gioia azzurra in questa specialità (Londra 1948).
Non bisogna infine dimenticare i quarti posti del doppio senior e del quattro senza pesi leggeri. Francesco Fossi e Romano Battisti hanno giustamente gioito per aver ottenuto la miglior gara nell’appuntamento principale della stagione. Impronosticabile alla vigilia anche il quarto posto del quattro senza pl di Stefano Oppo, Martino Goretti, Livio La Padula e Pietro Ruta. I risultati di batterie e semifinali avevano addirittura fatto sognare qualcosa in più ma la medaglia di legno rimane comunque un risultato di valore.
CAPITOLO DONNE Oltre alla presenza di due equipaggi a Rio, va rimarcato l’ottimo mondiale Pesi Leggeri under 23. A Rotterdam l’Italia si è goduta l’oro con tanto di record del mondo del quattro di coppia di Paola Piazzolla, Asja Maregotto, Allegra Francalacci e Giorgia Lo Bue. Brave anche Carmela Pappalardo e Ludovica Serafini; le atlete del CC Aniene hanno conquistato la medaglia d’argento nel due senza alle spalle del Canada. Con l’allargamento a sette delle discipline femminili a Tokyo 2020, farsi trovare senza nemmeno una barca da medaglia sarebbe un grande peccato per un movimento che non ha mai regalato gioie olimpiche allo Stivale.
francesco.drago@oasport.it
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