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Cheerleading e boxe thailandese riconosciute dal CIO: futuro nel programma olimpico?

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Cheerleading e boxe thailandese ai Giochi Olimpici. Non è più un’utopia perché il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso riconoscere ufficialmente le due discipline che, per questo, riceveranno annualmente un finanziamento di 25mila euro, la possibilità di accedere a programmi di sviluppo e al canale olimpico digitale del CIO. Sale così a 37 il numero di sport riconosciuti dal Comitato Olimpico.

Nato nel 1880, il cheerleading è una delle discipline più praticate negli Stati Uniti d’America, rivolta ad entrambi i sessi e basata su coreografie che sovente fanno da sfondo a diversi eventi sportivi e non solo. Oltre 100 le federazioni nazionali esistenti e circa quattro milioni e mezzo, i numeri riportati da gazzetta.it. “E’ uno sport con una popolarità crescente e una forte concentrazione nelle scuole e nelle università, per questo ci interessa” ha detto Kit McConnell, direttore sportivo del CIO. La boxe thailandese invece vanta 135 federazioni nazionali, 60 delle quali già riconosciute dai rispettivi comitati olimpici, con circa 400mila praticanti.

Il processo per l’introduzione degli sport nel programma delle Olimpiadi resta tuttavia molto lungo (più o meno sette anni) anche se il CIO ha cambiato tale procedura permettendo alle città ospitanti di scegliere delle discipline da introdurre, solamente all’edizione di loro competenza. Ricordiamo che i nuovi cinque sport che saranno presenti ai Giochi di Tokyo 2020 sono il baseball/softball, il surf, lo skateboard, l’arrampicata sportiva e il karate.

giuseppe.bernardi@oasport.it

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Foto: Twitter US Cheerleading

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