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Combinata nordica, Coppa del Mondo 2016/17: Eric Frenzel infila la doppietta a Lillehammer, secondo uno stoico Kircheisen. Azzurri nelle retrovie

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Eric Frenzel si aggiudica anche la seconda Gundersen del weekend di Coppa del Mondo 2016/17 di combinata nordica a Lillehammer (Norvegia), svolta sul large hill HS 138 senza essere preceduto dal tradizionale PCR, confermando ancora una volta le proprie ambizioni di centrare la quinta sfera di cristallo consecutiva. Il cannibale tedesco, secondo dopo il segmento di salto dietro al giapponese Takehiro Watanabe, ha condotto una gara di fondo priva di sbavature chiusa in 25:13.6 nonostante abbia dovuto fatica più del previsto per piegare la resistenza del connazionale Bjoern Kircheisen, autore di una pregevole performance lievemente condizionata da un calo nella fase conclusiva che non gli ha consentito di acciuffare il bottino pieno giungendo al traguardo a +10.8 dal vincitore.

Terzo gradino del podio per il norvegese Joergen Graabak, il quale ha confermato le buone sensazioni già destate al mattino, tanto da precedere nell’ordine di arrivo il duo tedesco formato da Johannes Rydzek e Fabian Riessle, con il dominatore dello scorso weekend a Ruka incapace di assestarsi sugli stessi livelli e costretto ad un’improbabile rimonta complice il ritardo di 51″ accumulato in seguito ad un salto ben poco brillante. Discorso inverso per Watanabe, confermatosi anche in questa circostanza come uno dei migliori saltatori del circuito ma protagonista di una gara anonima che lo ha visto sprofondare fino al 12°posto finale ad oltre un minuto e mezzo dalla vetta.

Hanno preso parte alla competizione tre italiani vista l’assenza del PCR. Samuel Costa ha confermato i segnali positivi grazie a un buon salto, anche se il suo rendimento nel pomeriggio è stato piuttosto scadente, come testimoniato dalla 24esima piazza che rappresenta un netto passo indietro rispetto a quanto si era intravisto nei giorni scorsi. Continuano invece le difficoltà sia sul trampolino che in gara per Manuel Maierhofer e Armin Bauer, i quali sono partiti nelle estreme retrovie con un ritardo rispettivamente di 4’34’’ e 5’55″ senza riuscire a centrare una rimonta che avrebbe ridato almeno un pochino di morale. I due hanno chiuso rispettivamente in 60esima e 58esima posizione, ad ulteriore testimonianza del fatto che la forma non sia certamente quella delle annate migliori.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: FIS Nordic

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