Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo 2016/17. Germania padrona a Ramsau, Rydzek e Frenzel fanno già il vuoto. Segnali di ripresa per Pittin
La Coppa del Mondo 2016/17 di combinata nordica somiglia sempre più ad una Coppa di Germania. Il dominio tedesco a Ramsau è avvilente per gli avversari, costretti a fare da comprimari nelle due Gundersen in cui gli atleti teutonici hanno fatto una gara a parte, prendendo il comando sin dalle prime battute della prova di fondo e lasciando a malapena le briciole ai rivali. Ancora una volta sono Johannes Rydzek ed Eric Frenzel a conquistare le due vittorie parziali, salendo così entrambi a quota tre successi in Coppa del Mondo su sei gare individuali disputate finora.
Alla festa si sono uniti stavolta anche l’ottimo Fabian Riessle, rinato dopo le difficoltà incontrate a Ruka e Lillehammer e beffato soltanto in volata in entrambe le gare, e la sorpresa Vinzenz Geiger, giovanissimo talento di grande prospettiva per il futuro, anche se il presente è roseo come non mai per la Germania, che si gode altre due triplette dopo il cappotto di Lillehammer e chiude la porta di fatto alle ambizioni dei norvegesi, che si presentavano alla vigilia della stagione con rinnovate speranze ma che pagano a caro prezzo i problemi fisici di Jarl Magnus Riiber, a cui erano affidate le maggiori chances di conquista della sfera di cristallo.
Rydzek e Frenzel hanno fatto praticamente il vuoto in classifica generale e hanno inflitto distacchi siderali agli avversari, tra cui il solo Riessle sembra in grado di reggere l’urto. Quarto è un altro tedesco, Bjoern Kircheisen, sempre piazzato pur senza veri e propri exploit. Primo degli “umani” è il giapponese Akito Watabe, il cui avvio di stagione finora è stato ben al di sotto delle attese soprattutto nel salto, specialità di cui solitamente è un eccellente interprete.
Il weekend di Ramsau segna anche il ritorno sulla scena di Alessandro Pittin, fuoriclasse azzurro che negli ultimi anni aveva smarrito lo smalto dei tempi migliori, ma che sembra aver ritrovato almeno la voglia di lottare nonostante due salti decisamente negativi. Pittin ha portato a casa due piazzamenti nella top 15, realizzando persino il miglior tempo nella 10 km di domenica, segnale evidente di una condizione atletica finalmente all’altezza della sua sconfinata classe. Se riuscirà ad affinare i suoi evidenti limiti tecnici dal trampolino, dunque, il carnico potrà davvero tornare ad impensierire i big della disciplina in vista dei Campionati Mondiali di Lahti.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: FIS Nordic