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Combinata nordica, Coppa del Mondo 2016/17. Tre italiani convocati per Ramsau. Occasione per Alessandro Pittin

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La Coppa del Mondo 2016/17 di combinata nordica fa tappa a Ramsau, in Austria, per il terzo appuntamento in calendario, l’ultimo dell’anno solare. Il programma prevede nel weekend due Gundersen NH con un trampolino di dimensioni davvero ridotte, dato che l’HS è fissato a 98 metri, un campo di gara che in apparenza potrebbe essere congeniale alle caratteristiche degli atleti azzurri presenti nella località della Stiria.

Saranno tre gli italiani in gara a Ramsau: si tratta di Samuel Costa, Alessandro Pittin e Lukas Runggaldier. Il primo finora è l’unico tra gli azzurri ad essere andato a punti, nonostante il suo rendimento non sia stato affatto all’altezza delle aspettative, ma la vera incognita riguarda gli altri due portacolori del Bel Paese, da cui si attende uno scatto d’orgoglio per evitare sgradite sorprese in vista delle prossime tappe di Coppa del Mondo a Lahti, Val di Fiemme e Chaux-Neuve. Attualmente, infatti, Pittin e Runggaldier sono entrambi fuori dalla top 55 della World Ranking List, in cui l’infortunato Raffaele Buzzi occupa la 53esima posizione. Qualora quest’ultimo dovesse uscire dai migliori 55 e non fosse rimpiazzato da altri azzurri, l’Italia perderebbe un pettorale per le suddette tappe e le convocazioni sarebbero ridotte da 4 a 3 unità, indipendentemente dalle scelte effettuate dal commissario tecnico.

Pittin, in particolare, dopo aver mancato la qualificazione alla prima Gundersen a Lillehammer con un pessimo Provisional Competition Round, stavolta non ha scusanti e dovrà necessariamente piazzare un salto dignitoso per poter poi impostare la sua classica gara di rimonta nel fondo e strappare punti preziosi per la classifica di Coppa del Mondo. La lunga pausa di riflessione che il carnico aveva deciso di prendersi in seguito ai risultati scadenti nella prima parte della passata stagione non sembra avergli affatto giovato e Pittin, a soli 26 anni, è già ad un bivio di una carriera che sembrava sul punto di spiccare il volo dopo le medaglie olimpica e mondiale e la tripletta a Chaux-Neuve nel mese di gennaio 2012.

Gli evidenti limiti tecnici nel salto non sono stati affinati nel corso degli anni e il logorio fisico e mentale dovuto alla necessità di impostare sempre gare di rimonta nella 10 km ha causato probabilmente la sua inesorabile involuzione. Per uscire dal tunnel servirà, dunque, almeno un risultato di prestigio che possa corroborare la sua fiducia, ormai ai minimi termini, e riproporlo su livelli consoni alla sua classe in vista dei Campionati Mondiali di Lahti che si disputeranno a cavallo fra febbraio e marzo 2017.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Red Bull Italy

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