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Dakar 2017, tutti gli italiani al via: Alessandro Botturi la miglior carta per sognare qualcosa di grande

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profilo facebook Alessandro Botturi

Siamo ormai a pochi giorni dall’inizio della maratona del deserto, la Dakar. Giunto alla 38esima edizione, il rally raid più importante del mondo è pronto a catalizzare l’attenzione degli appassionati dal 2 al 14 gennaio. Come sempre accade ci sarà una gara nella gara: chi aspirerà alla vittoria, giocandosi le proprie carte fino all’ultimo km di speciale, e chi punterà a giungere al traguardo, potendo raccontare ai propri nipotini la magia di questa corsa infinita negli anni a venire.

Dopo 9000 chilometri che scatteranno con il via da Asuncion (Paraguay) e si dipaneranno su 12 tappe quale sarà il destino del “contingente italiano”? Poche le chance per i nostri coraggiosi rappresentanti nonostante la nutrita presenza: 28 unità con 11 piloti in moto, 5 equipaggi in auto e 2 team in camion.

MOTO

Alessandro Botturi – Yamaha WR 450 F
Sulle due ruote, l’Italia punta tutta le sue fiches su di lui. Pluricampione italiano di enduro, il “Bottu”, come lo chiamano gli amici, è l’unico pilota ufficiale del Bel paese chiamato a prendere il posto del 5 volte vincitore del rally Cyril Despres nelle file della Yamaha, visto che il francese è passato alle quattro ruote. Una responsabilità importante che il 41enne bresciano  cercherà di onorare. L’esordio ottimo del 2012 (ottavo posto finale) è stato poi seguito da quattro sfortunati ritiri, ivi compreso l’anno passato (decima tappa). Vero è che l’omone italico, incurante del dolore, correva dal day 2 con una frattura al polso della mano destra. Operato poi a febbraio è stato 40 giorni immobile, tornando in sella alla bici d’allenamento prima di riprendere confidenza con la Yamaha WR 450 F ed essere vincente  nella quinto e sesto round del Sardegna Rally 2016. In lui sono riposte gran parte delle nostre speranze. Butturi lo sa anche se, alla vigilia, preferisce il profilo basso: “Ho appena concluso un lungo allenamento in Marocco, ideale per ritrovare il giusto feeling sulla sabbia e rispolverare la navigazione – le parole del centauro azzurro intervistato dalla Gazzetta dello Sport qualche settimana fa – Non sono ancora al 100% con il polso, ma ho raggiunto un buon livello. Sono riuscito a fare delle ottime tappe e a terminarle senza dolore però mi si addormentano le dita. Mi sto curando e spero di essere nel pieno della forma a gennaio durante la corsa”.

Simone Agazzi – Honda CRF 450 Rally
Dopo la sfortunata esperienza dell’anno scorso, terminata a causa di un infortunio, il bergamasco classe 1976 torna in Sudamerica con l’obiettivo di arrivare in fondo. Cresciuto come trialista, è passato poi all’enduro, vincendo prima il titolo Italiano e poi Europeo Cross Country nel 2012.

Jacopo Cerutti – Husqvarna CF Racing
Giovane e talentuoso, ha esordito lo scorso anno ottenendo un ottimo 12º posto assoluto e piazzandosi primo tra i piloti italiani. Endurista comasco classe 1989, si è adattato immediatamente al rally raid, terminando sesto in Sardegna, guadagnandosi il pass per partecipare alla Dakar 2015. Lo scorso maggio, poi, durante il Campionato Italiano Motorally, è stato costretto ad uno stop di due mesi per una frattura al radio del braccio sinistro, riuscendo comunque a vincere il titolo.  Quest’anno ambisce alla top ten.

Domenico Cipollone – Rookie – KTM 450 Rally
Manager nella vita di tutti i giorni, amante degli sport estremi nel tempo libero, Domenico è uno dei “rookie” più desiderosi di scoprire l’effetto che fa correre la maratona del deserto. Tra paracadutismo e immersioni subacquee, ha scoperto l’enduro grazie a Botturi e Jordi Arcarons.

Manuel Lucchese – Malle Moto – Yamaha WR450F Rally
Ha debuttato nel 2012 a ventitre anni grazie a una mirata attività sui social network, attraverso i quali è riuscito a raccogliere, incredibile ma vero, la cifra giusta per disputare la competizione che ha portato a termine l’anno successivo, alla suo secondo gettone. Tornato in sella nella durissima categoria Malle Moto quest’anno vuol vincere nella sua categoria.

Luca Manca – KTM 450 Rally
E’ l’eroe della spedizione italiana. Sette anni dopo il grave incidente che nel 2010 gli ha fatto passare due mesi in coma, il pilota sardo torna finalmente in Sudamerica dopo il lungo recupero, di quasi cinque stagioni., Manca vuole dimostrare a se stesso di aver portato a termine il suo complicato percorso di rieducazione, e di essere ancora in grado di affrontare sfide difficili e correre con il cuore.

Livio Metelli – Malle Moto – KTM 450 Rally
Dopo aver esordito l’anno scorso con risultati soddisfacenti  (3º tra gli italiani, 9º nella categoria Marathon e 43º assoluto), il pilota lombardo torna nel 2017 questa volta nella categoria Malle Moto, quindi senza assistenza provando ad ambire al successo in questa classe particolare.

Matteo Olivetto – Rookie – Malle Moto – KTM 450 Rally
Per i suoi quarantanni il buon Matteo si è regalato la prima partecipazione alla Dakar nella citata Malle Moto. Il coronamento di un sogno per lui, sempre in giro ed appassionato di viaggi ed avventura.

Franco Picco – Malle Moto – Yamaha WR450F Rally
È uno dei centauri più esperti della Dakar: con dodici partecipazioni nella categoria moto, cinque in macchina, una su quad e sei come assistenza.  L’anno scorso, per festeggiare le sessanta primavere ha gareggiato con un quad, quest’anno invece torna su due ruote per celebrare il traguardo delle 25 partecipazioni, e lo fa nell’impegnativa Malle Moto.

Alessandro Ruoso – Rookie – KTM 450 Rally
Cresciuto a pane e motocicletta,  Alessandro ha collezionato molti successi, dai Campionati del Mondo Baja nel 2013 e 2014, all’Italian Baja nel 2015, spinto dall’ambizione di gareggiare nella Dakar. Obiettivo raggiunto e col supporto del KTM, Heinz Kinigadner sfiderà le insidie del rally raid.

Diocleziano Toia – Malle Moto – KTM 450 Rally
Il quarantacinquenne di Busto Arsizio è una sorta di istituzione della classe più dura della competizione (Malle Moto, viste le sue tre precedenti partecipazioni). La sua prima apparizione fu quasi un “dovere”, legata a questioni economiche, successivamente il soldo ha lasciato il posto alla passione vera e propria. 12 mesi fa Toia ha concluso la sua prova al 4° posto nella categoria menzionata, nonostante l’handicap di una frattura  alla parte bassa del femore, tibia e piatto crociato. Il target del 2017 è il successo della categoria.

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