Artistica
Ginnastica, OSCAR 2016 – La miglior ginnasta italiana è… Vanessa Ferrari. Il quarto posto alle Olimpiadi 2016 e il futuro…
Il 2016 sta ormai volgendo al termine. È stata una bellissima stagione per la ginnastica artistica: lo spettacolo non è mai mancato, le evoluzioni tecniche non hanno mai deluso, le gare sono sempre state interessanti, le Olimpiadi di Rio 2016 sono state una vetrina meravigliosa per questa disciplina, entrata ufficialmente a fare parte della Classe A dei Giochi. Tanti personaggi, show assicurato, emozioni palpitanti. Quando l’anno si sta per chiudere OASport assegna gli Oscar 2016 della ginnastica: diverse categorie in concorso, partiamo dalla miglior ginnasta italiana dell’anno…
Vanessa Ferrari è stata ancora una volta la miglior ginnasta italiana in un’annata che non ha portato medaglie internazionali ai nostri colori (considerando solo le seniores).
La Campionessa del Mondo 2006 non stava bene, aveva un tendine d’Achille dolorante, ha scelto di centellinarsi per presentarsi nel migliore dei modi alle Olimpiadi di Rio 2016, con solo 2 gare alle spalle (la World Challenge Cup ad Anadia e i Campionati Assoluti).
A 26 anni la Leonessa ha tenuto in piedi la nostra artistica sfoderando la prestazione di lusso ai Giochi dove inseguiva la tanto agognata medaglia ai cinque cerchi, dopo le lacrime amare di Londra 2012. Il terzo posto nel turno di qualificazione lasciava presagire una finale più lieto ma una sbavatura sull’ultima diagonale in finale le ha impedito di festeggiare.
Un altro quarto posto, quattro anni dopo, ancora una beffa per la più grande di sempre alle nostre latitudini che non riesce a consacrarsi nella gara più importante. L’atteggiamento è da clonare, l’entusiasmo è impareggiabile, il carisma e la tenacia sono quelli della vera Campionessa che non si dà mai per vinta e tenta sempre il tutto per tutto per vincere.
Gli esercizi visti a Rio sono stati notevoli, capaci di toccare i consueti picchi a cui ci ha abituato. E poi quel Nessun Dorma su cui 10 anni firmò la leggenda iridata… Impareggiabile.
Un peccato, invece, la caduta alla trave in qualifica. Da capitana non è riuscita a trascinare la squadra verso la finale come invece era praticamente sempre riuscita a fare in carriera ma è un risultato mancato che non è imputabile totalmente a lei.
E non è finita qui. Si è operata dopo i Giochi, ha iniziato una lunga riabilitazione e la parola ritiro non è ancora stata scritta. Vanessa Ferrari può battere ancora una volta un colpo. E chissà che non ci riprovi a Tokyo 2020, a quasi 30 anni…
Sono da elogiare anche i risultati ottenuti da Erika Fasana (finalista olimpica al corpo libero dopo essersi qualificata agli ultimi due atti conclusivi iridati) e Sofia Busato (quarta al volteggio agli Europei) oltre a quelli conseguiti dal settore juniores che nella rassegna continentale per under 16 si è messa in mostra con Martina Maggio (oro al volteggio) e Martina Basile (argento alla tavola e bronzo nel concorso generale individuale).
(foto Federginnastica)