Artistica

Ginnastica, Toyota Cup – Tutkhalyan e Melnikova incantano la penultima gara dell’anno! Che botta di Shirai al corpo libero (7.7)

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Ad Aichi (Giappone) si è svolta la prima parte della Toyota Cup, kermesse di fine stagione per la ginnastica artistica. La penultima gara dell’anno (la chiusura spetterà come da tradizione alla Voronin Cup la prossima settimana) vede i ginnasti cimentarsi nelle singole specialità, senza turni di qualificazione dato che la competizione è a invito. Domani spazio alla seconda metà di gara, intanto i risultati delle prime cinque prove.

 

VOLTEGGIO (femminile) – Un parterre di prestigio rende merito alla tavola dove si impone la russa Seda Tutkhalyan (14.733) che risponde così alla sua allenatrice dopo le accuse di “essere troppo grassa”. Per lei un buon 14.733 con cui sconfigge la nipponica Mai Murakami (14.666) e l’australiana Emily Little (14.583). Quarto posto per l’altra stella russa Angelina Melnikova (14.016), anche lei reduce dall’argento a squadre conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016 insieme alla connazionale, che ha commesso un errore sul secondo salto.

PARALLELE ASIMMETRICHE – Un esercizio dall’interessante D Score (6.2) premia la superfavorita Angelina Melnikova (14.400) che prosegue così la sua striscia vincente dopo i Giochi Olimpici. La russa mette in coda le due nipponiche Aiko Sugihara (13.900) e Asuka Teramoto (13.200).

 

CORPO LIBERO (maschile) – Mirabolante show di Kenzo Shirai che illumina la gara e come sempre incanta tutti i presenti. La Vite Umana, Campione Olimpico e del Mondo in carica, porta in pedana un inverosimile esercizio da 7.7 di difficoltà. Qualcosa di impossibile che fa volare Shirai fino al 16.375 finale. Un successo con oltre un punto di vantaggio sull’altro giapponese Ryohei Kato (15.225) e sul vietnamita Tuan Dat Nguyen (14.300).

CAVALLO CON MANIGLIE – Il Campione Olimpico di Londra 2012 non delude le aspettative. Dopo aver vinto un paio di mesi fa nella World Challenge Cup, l’ungherese Krisztian Berki si mette nuovamente in mostra (15.550, 6.7) e ha la meglio sul giapponese Kazuma Kaya che ha portato in gara un esercizio caratterizzato dall’alta nota di partenza (7.0) ma che gli è valso “solo” 15.150. Terzo posto per l’altro nipponico Ryohei Kato (14.150) che ha tenuto giù dal podio il russo Nikita Ignatyev (14.050).

ANELLI – Successo per il giapponese Yuya Kamoto (15.675) che batte il russo Nikita Ignatyev (15.425) e il connazionale Koji Yamamuro (15.125).

 

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