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Golf, European Tour 2017. Sam Brazel vince in volata ad Hong Kong! Perde quota Edoardo Molinari, sprofonda Nino Bertasio

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Spettacolo e colpi di scena nell’ultimo giro dell’UBS Hong Kong Open, tappa asiatica inserita nel circuito dell’European Tour 2017 in collaborazione con l’Asian Tour. Il neozelandese Sam Brazel ha portato a casa il trofeo superando lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il connazionale Andrew Dodt all’ultima buca e coronando in tal modo un inseguimento che ha avuto inizio sin dalle prime battute del secondo round.

Brazel e Cabrera Bello hanno iniziato la quarta tornata col piede sbagliato: il primo ha collezionato due bogey alla 6 e alla 9, mentre il secondo ha vanificato un birdie alla 3 con un bogey alla 7 e un double bogey alla 8. I passi falsi dei due leader parziali della classifica hanno consentito a Dodt di agganciarli e tornare in corsa per il trofeo. L’iberico ha provato l’allungo con un birdie alla buca 10, ma il neozelandese ha risposto con tre birdie consecutivi tra la 11 e la 13, distanziando Dodt di una lunghezza e portando a due i colpi di vantaggio sull’iberico, su cui ha preservato il suo margine fino a tre buche dalla fine. Il campione spagnolo, tuttavia, con uno scatto d’orgoglio si è riportato a contatto con l’atleta della Nuova Zelanda grazie a due straordinari birdie alla 16 e alla 17, emulato da Dodt alla penultima buca, ma Brazel non si è arreso e alla 18 ha piazzato ancora un birdie, lasciando a bocca asciutta gli avversari e brindando al successo finale con 13 colpi totali sotto il par.

Proprio all’ultima buca Dodt si è sciolto, piazzando un bogey che lo ha relegato in terza piazza a pari merito con l’inglese Tommy Fleetwood. Ai piedi del podio, con 10 colpi sotto il par, si è piazzato lo statunitense David Lipsky, davanti all’inglese Danny Willett, autore di un ottimo ultimo giro, chiuso in 66 colpi sul par 70 dell’Hong Kong Golf Club.

C’è amarezza per la prestazione al di sotto delle attese di Edoardo Molinari, apparso in evidente progresso nelle due tornate precedenti e smanioso di tornare ai vertici in un torneo dell’European Tour dopo un lungo periodo buio. L’azzurro ha chiuso al 14° posto a pari merito (-5) con altri 10 atleti e ha gettato via la possibilità di entrare nella top ten con un bogey alla 18 che non gli ha consentito neppure di scendere sotto il par nel round conclusivo.

Decisamente peggio ha fatto Nino Bertasio, sprofondato al 67° posto dopo aver realizzato un +9 nell’ultimo giro che non ammette alibi di sorta. Tre double bogey alle buche 6,11 e 14 rappresentano la cartina di tornasole della sua giornata da incubo, segnale evidente del crollo psicologico che ha condizionato la prestazione del golfista italiano, il quale fino a ieri sembrava poter ambire ad un piazzamento davvero importante prima del tracollo finale.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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