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Golf, Pga Tour. J.B. Holmes in testa dopo il primo giro dell’Hero World Challenge, Tiger Woods parte bene poi crolla

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C’era grande attesa per il ritorno sul green di Tiger Woods, sedici mesi dopo la sua ultima apparizione su un campo da golf, e l’ex numero al mondo ha risposto con una prestazione a due facce nel primo giro dell’Hero World Challenge sul percorso dell’Albany Resort, a New Providence nelle Bahamas. Il fuoriclasse statunitense ha dato a lungo l’impressione di poter competere ad armi pari con i migliori al mondo in un torneo che prevede soltanto 18 iscritti, tra cui 16 tra i primi 28 golfisti del ranking mondiale, tre vincitori dei Major del 2016, i tre medagliati olimpionici e 12 protagonisti dell’ultima Ryder Cup.

Woods ha aperto con un par in scioltezza, conquistando il primo birdie alla buca 3, seguito da altri tre birdie consecutivi tra la 6 e la 8 che hanno mandato in delirio il pubblico accorso in massa per ammirare le sue gesta. Un bogey alla 9, tuttavia, è stato il preludio ad una crisi nera, forse dovuta alla stanchezza o alla ruggine accumulata durante la sua prolungata inattività, un tracollo che si è materializzato nei due double bogey alla 16 e alla 18 che lo hanno relegato al 17esimo posto con un colpo sopra il par, davanti soltanto al campione olimpico Justin Rose, ancor più falloso rispetto all’americano. Per Tiger, in ogni caso, il primo giro ha rappresentato un buon test per valutare la sua competitività ad alti livelli, confermata soltanto nella prima metà del round prima che la sua precaria condizione atletica gli presentasse un conto salato.

Ma l’Hero World Challenge non è soltanto Tiger Woods. I migliori al mondo, infatti, hanno dato spettacolo e lo statunitense J.B. Holmes ha chiuso il primo giro davanti a tutti con appena 64 colpi, un fenomenale -8, frutto di un bogey alla 1, sette birdie e uno strepitoso eagle alla 11. Alle sue spalle si è piazzato il giapponese Hideki Matsuyama, dato in gran forma alla vigilia e capace di chiudere il suo giro con 7 colpi sotto il par. Bene anche Dustin Johnson (-6), terzo davanti al primo degli europei, lo svedese Henrik Stenson, reduce dal successo nella classifica dell’Ordine di Merito dell’European Tour 2016. In coabitazione con lo scandinavo, con 5 colpi sotto il par, stazionano anche l’americano Matt Kuchar e il sudafricano Louis Oosthuizen. Non ha brillato, infine, l’eroe della Ryder Cup 2016, Patrick Reed, che ha vanificato 5 birdie piazzando tre bogey e un double bogey alla buca 12 e non è riuscito a scendere sotto il par, attestandosi mestamente in dodicesima posizione.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Wikipedia

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