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Ciclismo

IL PAGELLONE 2016 del ciclismo: Sagan, 10 e lode! Tutti i voti ai big internazionali ed italiani!

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Hayman - Twitter Parigi-Roubaix

KRUIJSWIJK Steven, voto 7: il suo Giro d’Italia è da vittoria. Rovina tutto con una caduta a due tappe dalla fine, quando il vantaggio sui rivali era incolmabile. Farà tesoro di questa batosta, ma finalmente dopo un lungo apprendistato sembra pronto per scrivere le pagine più importanti della sua carriera.

ENGER Sondre Holst, voto 7: il velocista rivelazione del 2016, con tanti piazzamenti al Tour de France che ne hanno messo il nome sul radar di tanti addetti ai lavori. È giovane, potrebbe fare il ballerino (come si può vedere cliccando su queste parole) e correrà nell’AG2R: gli elementi per tenerlo d’occhio ci sono tutti.

MOSCON Gianni, voto 7: antenne tese anche per questo giovane italiano che va fortissimo su tutti i terreni. Il Team Sky ha deciso di puntare su di lui, e questo dovrebbe già essere una garanzia di qualità. Il tempo per emergere c’è, fino ad ora comunque ha già raccolto vittorie e piazzamenti importanti.

STUYVEN Jasper, voto 7: un gran pedalatore, capace anche di vincere corse importanti specialmente al nord. La sensazione è che la Trek-Segafredo abbia trovato in casa l’erede designato di Fabian Cancellara.

LANDA Mikel, voto 5: fermato da problemi fisici al Giro d’Italia, sfruttato molto presto nelle economie del team Sky al Tour de France.  Una stagione molto al di sotto delle aspettative per quello che veniva riconosciuto come uno dei migliori scalatori al mondo. Urge inversione di tendenza.

VILLELLA Davide, voto 7: il talento e la classe si vedrebbero anche sotto una decina di divise invernali. Ora iniziano ad arrivare anche i risultati e per Villella potrebbe iniziare una fase molto più appagante della carriera.

HAYMAN Mathews, voto 9: l’uomo del destino, capace di sfruttare alla perfezione l’occasione più incredibile di una carriera da gregario. A quasi 38 anni ha vinto la seconda corsa in carriera imponendosi nella Parigi-Roubaix: in fondo, basta questo.

VIVIANI Elia, voto 10: su strada combina poco o nulla, vero. Ma anche solo la forza del sacrificio fatto e delle vittorie sacrificate per arrivare alla medaglia d’oro olimpica su pista dovrebbero essere d’esempio per tutti. In ogni caso, si toglie la soddisfazione di battere anche Kittel prima di dedicarsi ai velodromi.

Foto: Twitter Paris-Roubaix

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

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