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Josefa Idem: “Lo sport in Italia è sempre maschiocentrico. Subito la modifica della legge sul professionismo”

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Decisa ed incisiva come quando gareggiava ai Giochi Olimpici insieme alla sua amata canoa conquistando 35 medaglie internazionali, di cui 5 olimpiche in otto edizione delle Olimpiadi, Josefa Idem, attuamente senatrice ed al lavoro nella VII commissione istruzione e beni pubblici, è sempre in linea per la crescita dello sport italiano.

Una questione di genere e discriminazione nei confronti delle donne e non solo, purtroppo, sempre attuale nel nostro Paese a cui la Idem, dall’alto della propria responsabilità, vuole porre finalmente rimedio: E’ necessario modificare la legge n.91 del 1981 sul professionismo le parole dell’ex atleta olimpionica a Tuttosport –  Attualmente solo cinque federazioni hanno questa peculiarità, tipicamente maschile. Il mio impegno però non riguarda solo le differenze di genere ma vuole andare a salvaguardare tutti quegli sport che non sono considerati professionistici, pur essendolo di fatto. La scusa è la solita: non ci sono risorse. Io dico: regolamentiamo e facciamo in modo di far quadrare i conti, magari con un processo graduale, però muoviamoci!“.

Andando poi ad approfondire il rapporto “Donna-Sport” la 52enne ex canoista sottolinea: C’è un mondo ancora molto maschiocentrico. La condizione della maternità rimane discriminata. Sulle dirigente federali non c’è alcun divieto ma le donne nemmeno si candidano perchè avvertono di essere parte di un sistema maschile. C’è poco ricambio e su questo ho lavorato. E’ necessario, dunque, che siano gli italiani a riformarsi. La politica è una parte del problema”. 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da wikipedia

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