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Nuoto, Federica Pellegrini: “Mi sono chiusa in casa per sfuggire ai paparazzi. Un’altra Olimpiade è un miracolo ma chissà…”

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L’anno non poteva chiudersi nel modo miglior per Federica Pellegrini, vincitrice di tre medaglie ai recenti Mondiali di Windsor (Canada) in vasca corta, ed oro nei suoi amati 200 stile libero per la prima volta in carriera nella piscina da 25m. Campionessa di Spinea che, al suo rientro in Italia, non ha ricevuto solo i doverosi complimenti circa le sue prestazioni nordamericane, riscattando in parte le delusioni olimpiche di Rio de Janeiro, ma anche l’attenzione dei paparazzi per la storia finita con Filippo Magnini, atleta e compagno di allenamenti.

Il mio 2016 in tre parole? Sorprendente, nel bene e nel male. Poi, costante: per certi magari è una parola noiosa, per me, e per lo sport, è vitale. E per chiudere sereno. A parte quest’ultimo periodo. Un delirio – ammette l’atleta azzurra intervistata da La StampaAvevo messo in conto la curiosità intorno alla mia vita privata, la mia storia con Magnini è sempre stata sotto i riflettori quindi era ovvio che anche in questa fase delicata avrei subito interferenze, però tanta morbosità mi lascia senza parole. Mi sono trovata un fotografo nel bagno di un ristorante… Per questo sono rimasta chiusa in casa quattro giorni. Con le tende tirate. Ora però parto con la famiglia”.

Guardando a ciò che è accaduto ai Giochi e poi ai risultati in Canada, Federica ha dichiarato: “Mi sento un’altra persona. Quella che quest’anno ha vinto un altro titolo europeo ed un oro mondiale in vasca corta che mancava. Ne vado fiera. In Brasile volevo mollare tutto, comprare i biglietti e partire. Senza saluti o spiegazioni. Ho passato metà notte a cercare il modo per scappare e l’altra a parlare con i miei genitori. Mi hanno fatto rinsavire. Ero la portabandiera e sarebbe stato idiota andar via. Non me lo sarei mai perdonato, la realtà è che non avrei mai fatto quell’errore: mi hanno pazientemente messo davanti al fatto compiuto. Ora affronto un anno alla volta e se arrivo così fino al 2020 vediamo, ma non sono tanto ingenua da pensare sia automatico. Vista da qui, in realtà, un’altra Olimpiade mi pare un miracolo…Chissà, a volte i miracoli succedono.

Sulla finale dell’Olympic Aquatics Stadium e la decisione di perseverare nella sua attività agonistica la veneta ha chiarito: “Le sensazioni erano pessime ed era la serata sbagliata. Il mio fisico non era al 100%. Tuttavia, anche se avessi vinto una medaglia, avrei continuato a nuotare, probabilmente facendo programmi diversi, accantonando i 200 stile libero, assaggiando la velocità pura, ma non sarei uscita dall’acqua. Avere una famiglia mia è sempre la priorità, in questo momento non è un’urgenza!.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Deepbluemedia

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