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Nuoto, l’oro ed il bronzo dei “Gemelli Diversi” a Rio: i 1500 stile libero del trionfo e dell’amicizia

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Nel giorno del Santo Natale, scartando i regali sotto l’albero, si pensa idealmente a tantissime cose, tracciando un bilancio di ciò che è stato. Ebbene, una coppia di ragazzi, ben prima del 25 dicembre e non certo vestiti di rosso, barbuti e leggermente in sovrappeso, ha fatto vivere un’emozione rara agli appassionati sportivi in quel di Rio de Janeiro. L’Olympic Aquatics Stadium è stato teatro dell’impresa di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti nei 1500 stile libero. L’oro di Greg ed il bronzo di Gabriele hanno rappresentato l’apice di una spedizione che, tra aspetti positivi e negativi, ha trovato in quel quarto d’ora di gara un motivo di immensa soddisfazione. Era da Sydney 2000, da quei 200 rana con Domenico Fioravanti (primo) e Davide Rummolo (terzo), che l’Italia non aveva due nuotatori sul podio a Cinque Cerchi.

La magica Olimpiade australiana si è riverberata, secondo connotati diversi, nelle 30 vasche dell’ultimo giorno riservato alla piscina. Un’attesa snervante, condita da countdown e scaramanzie varie per il tanto atteso evento. Alle ore 03:11 del 14 agosto, dalla corsia 4 e 2 i nostri due alfieri acquatici hanno messo in moto braccia e gambe per mantenere una promessa fatta cinque anni prima: “Arrivare insieme sul podio olimpico e ascoltare l’Inno di Mameli da un postazione privilegiata“.

La partenza di Paltrinieri è folgorante ed il ritmo incessante. 50 metri macinati sul passo dei 29″ per vasca fanno il vuoto perchè è quello che riesce meglio al carpigiano: aggredire la distanza, senza averne paura e farne agli avversari. Una differenza enorme già nei primi 400 metri, volati in 3’50″70 su passaggi da record del mondo. Non è questo, però, il primo pensiero dell’azzurro, motivato a toccare per primo al termine del chilometro mezzo senza se e senza ma. Da par suo, l’approccio di Detti è assai più quieto, studiando gli avversari: Connor Jaeger, Jordan Wilimovsky e Mack Horton (oro nei 400 stile libero). Si arriva ai 1000 metri e Greg continua a mulinare le sue braccia nell’ultimo atto orfano del primatista mondiale ed oro a Londra 2012 Sun Yang, eliminato mestamente nelle batterie. L’ombra del cinese, a differenza di Kazan 2015, non scalfisce il nostro eroe che come un orologio svizzero scandisce la sua nuotata senza apparenti difficoltà. Dietro la battaglia si infiamma ed il livornese inizia a farsi vedere ai piedi di Wilimovsky, terzo alle spalle di Jaeger. Cresce inesorabilmente Gabriele e l’attacco al podio negli ultimi 200 metri è da antologia natatoria. E’ un arrivo trionfante, primo e terzo, ed i due amici possono dirsi reciprocamente: Missione compiuta, siamo noi la coppia più forte del mezzofondo in acqua!”.

Grazie ragazzi!

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Deepbluemedia

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