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Nuoto, Mondiali Windsor 2016: Fabio Scozzoli, l’immortale della rana azzurra

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Quattro anni di attesa dall’ultima medaglia individuale e due stagioni di lontananza dalla maglia azzurra. Sono questi i dati e le statistiche che Fabio Scozzoli, bronzo mondiale nella vasca (corta) iridata di Windsor (Canada) ha messo nel cassetto al termine della seconda giornata di gare.

Quel 57″04 nella finale dei 100 rana ha in sé tanti significati: ore ed ore di allenamento, l’esser tornato sui suoi passi alla corte del “mentore” Tamás Gyertyánffy e non aver mai mollato nonostante tutto e l’aver osservato in televisione i Giochi Olimpici di Rio 2016.

Fabio si è dimostrato più forte di tutto ciò, conscio che il duro lavoro, prima o dopo, lo avrebbe ripagato. La gara della nottata italiana l’ha dimostrato. Una partenza rapidissima, come al solito, ed una rana sempre continua, cercando la distensione in acqua e mantenendo una velocità elevata e costante. Il tocco poi, al centesimo, nei confronti del rientrante Felipe Franca Silva è anche la rappresentazione che il cronometro è tornato a “dare una mano” all’azzurro.

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Lo avevano dato per finito, perchè le 28 primavere  non sono poche per un nuotatore ed i riscontri cronometrici non all’altezza della situazione. Il ranista nato a Lugo (RA) ha zittito tutti e, se i primi segnali nel meeting di Massarosa (LU) erano stati confortanti, in Canada è stato posto il sigillo per una carriera che ha ancora molto da scrivere.

Campionati che, poi, non finiscono qui per il nostro “immortale”. Nel day 3 l’esibizione nei 100 misti ed ancor più la presenza nei 50 rana (nel penultimo giorno), vista la condizione psicofisica, promettono ulteriori sorprese.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Fabio Scozzoli

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