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Nuoto – Mondiali Windsor 2016 – IL PAGELLONE dell’Italia: Federica Pellegrini “Divina”, Silvia Di Pietro la novità, i “Gemelli Diversi” in preparazione

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La 13esima edizione dei Mondiali di vasca corta di Windsor (Canada) è andata in archivio. Andiamo a valutare nel complesso le prestazioni dei singoli atleti nella rassegna iridata nordamericana.

FEDERICA PELLEGRINI 10: una prestazione “Divina”. E’ cosi che merita di essere descritta questo campionato iridato dall’azzurra. 1 oro, 1 argento ed 1 bronzo sono il bottino della fuoriclasse di Spinea che, dopo la delusione olimpica di Rio, ha saputo reagire da campionessa, allenandosi come al solito e mettendosi alle spalle tutti i fantasmi brasiliani. Il record personale in tessuto nei 200 stile libero (1’51″73), aggiudicandosi la vittoria  battendo l’alieno Katinka Hosszu, avvalora ancor di più il comportamento in acqua della veneta, leader del gruppo azzurro.

SILVIA DI PIETRO 8.5: 3 argenti ed 1 bronzo, due record italiani nei 50 stile libero e prima donna in Italia, nella distanza citata, ad abbattere il muro dei 24 secondi. Che spettacolo! Erano anni che la attendevamo all’esplosione dopo i tanti successi giovanili ed eccoti la lieta novella. Silvietta si è scoperta campionessa in un contesto internazionale di primo livello, aggiudicandosi un secondo posto eccezionale nella finale dei 50 sl che val la pena rivedere.

Che l’Italia abbia trovato una nuova freccia da inserire nella propria faretra?

GREGORIO PALTRINIERI 7:  Il primo italiano nella storia a conquistare 3 medaglie di fila ai Mondiali in vasca corta in una singola specialità. Un dato che non può di certo risentire dell’argento e non dell’oro ottenuto nella finale dei 1500 stile libero, vinta dal coreano Taehwan Park. Un Greg non al top della condizione che ha avviato il proprio programma di allenamento in funzione di Budapest (Mondiali in vasca lunga dal 23 al 30 luglio 2017) ed è comunque riuscito a conquistare la 15esima medaglia internazionale della sua carriera agonistica. Da gennaio si ripartirà coi soliti ritmi estenuanti che tanto piacciono al carpigiano ed allora lì ci sarà davvero da preoccuparsi per gli avversari.

GABRIELE DETTI 5.5: come il compagno di allenamento più titolato, il toscano non si è espresso ai suoi livelli e non è stato in grado di interpretare al meglio l’evento iridato. Una preparazione non perfetta, poi, gli ha impedito di mettere in acqua tutte le sue potenzialità finendo mestamente ottavo ed ultimo nella finale dei 1500 stile libero e fuori dalla finale dei 400, distanze valse due bronzi a Cinque Cerchi. Occorre, dunque, rimettersi in sesto e ricominciare a lavorare duro per puntare a Budapest.

LUCA DOTTO 6.5: due finali nei 50 e 100 stile libero sono un bottino sufficiente per il velocista veneto il quale, però, vista la forma esibita, avrebbe potuto far meglio. Il sesto e quinto posto degli ultimi atti citati non possono certo soddisfare un atleta che, dal punto di vista natatorio, è sempre un gran bel vedere.

FABIO SCOZZOLI 7.5: chiamatela rinascita o resurrezione…resta il fatto che Scozzoli è tornato. Dopo anni bui, in cerca di quella bracciata persa, a Windsor l’atleta si è ritrovato. Il bronzo nei 100 rana e la finale dei 50 rappresentano una base solida da cui ripartire, per presentarsi alla stagione in lunga ed tornare a fare la differenza.

GIACOMO CARINI 7: nessun turno superato dal giovane piacentino nei 100 e 200 farfalla ma due primati personali che dimostrano un atteggiamento estremamente positivo. Un ragazzo su cui si può investire.

ERIKA FERRAIOLI 7.5: insieme alla Di Pietro è la donna staffetta: 2 argenti ed un 1 bronzo nella 4×50 mista, 4×100 stile libero e 4×50 sl. Un bilancio molto positivo per la velocista italiana, tenendo conto anche del personale siglato nella finale dei 50 sl (24″04) arrivando quinta.

AGLAIA PEZZATO 7: staffettista fondamentale nella 4×50 sl e nella 4×100 sl, con quella grande frazione da 52″52, la Pezzato si conferma molto performante in vasca corta. Ci si attende da lei, a questo punto, il salto di qualità anche in lunga.

MARTINA CARRARO 5.5: non un Mondiale esaltante per la nuotatrice ligure. Le uscite di scena nelle semifinali dei 50 e 100 rana non riuscendo ad entrare tra le migliori otto sono da accogliere negativamente, specie guardando al crono dei 100 metri di 1’06″09 quasi paragonabile al suo personale (record italiano) nella piscina olimpica. L’argento nella 4×50 mista le regala un sorriso

SILVIA SCALIA 5.5: negativa la rassegna iridata per la dorsista azzurra. 27″47 nei 50 dorso e 58″52 nei 100 dorso sono tempi valsi, purtroppo, due eliminazioni nelle batterie e distanti dai riscontri di Massarosa (LU): 26″98/57″76. Come per la Carraro, l’aver dato un buon contributo alla 4×50 mista alza un po’ la sua media anche se non cambia molto la sostanza di ciò che ha offerto.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da deepbluemedia

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