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Nuoto – Mondiali Windsor 2016 – IL PAGELLONE. Scozzoli e il podio ritrovato. Di Pietro e Ferraioli “Frecce Argento”

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FABIO SCOZZOLI 8.5: bentornato campione! Va a prendersi un bronzo iridato a quattro anni di distanza dall’ultimo alloro conquistato in vasca corta, il primo titolo mondiale azzurro della storia ma soprattutto dopo tre anni difficilissimi, tra infortuni, errori, problemi tecnici e fisici. Lo Scozzoli 2.0 parte da qui con una gara d’assalto come quelle che piacciono a lui, con un finale complicato nel quale è lui a mettersi dietro un brasiliano per un soffio e non il contrario come accadde a Barcellona 2013. Un bronzo che può valere oro soprattutto nella mente del ranista romagnolo che adesso ci può riprovare nei 50.

FEDERICA PELLEGRINI 8: dopo l’oro nei 200, l’argento in staffetta, ecco la finale dei 100 stile libero dove la concorrenza non manca di certo. In semifinale gareggia come sa, aspettando il momento giusto per lei per cambiare marcia, scendere sotto i 53” ed entrare fra le prime otto. Domani ci proverà: il podio sarebbe un mezzo miracolo ma perché porre limiti alla provvidenza?

SILVIA SCALIA 7.5: si migliora di due centesimi nella prima frazione della staffetta 4×50 mista e lancia al meglio la squadra azzurra verso un risultato straordinario e insperato. Il sigillo ad una partecipazione che prende sostanza con un argento che vale.

MARTINA CARRARO 7: non è ancora la Carraro straripante dello scorso aprile ma tanto basta per permetterle di restare in scia alle squadre più forti tenendo a bada le grandi specialiste della rana e cedendo il “testimone” alle frecce azzurre delle ultime due frazioni.

SILVIA DI PIETRO 8: straordinaria la frazione della romana che risulta decisiva nell’economia della staffetta in chiave medaglia d’argento. Di Pietro fa segnare il secondo miglior tempo della frazione a farfalla, alle spalle di Worrell ma davanti ad Oleksiak, Elmslie e Lu, non nomi a caso. Consegna a Ferraioli un secondo posto da difendere

ERIKA FERRAIOLI 8: la miglior frazione, e di gran lunga, di tutta la staffetta nella 4×50 mista (Ottesen e Popova, tanto per fare due nomi, le rivali). Mette in cassaforte l’argento, sale ancora una volta sul podio grazie alla squadra, poi paga dazio nella semifinale dei 100 stile libero quando, dopo un’ottima qualificazione in batteria, non riesce ad essere brillante nel finale ripetendo la prova del mattino e dovendo uscire di scena.

LUCA DOTTO 7: sfiora la finale nella gara che ama meno ma soprattutto migliora il personale nei 200’ stile libero ottenendo il nono crono di qualificazione, Un buon modo per approcciare la rassegna iridata che, si spera, lo vedrà protagonista nelle discipline più veloci. La condizione c’è.

GIACOMO CARINI 6.5: i 100 farfalla non sono nelle sue corde ma, di questo passo, potrebbero diventarlo. In batteria tira giù quasi mezzo secondo al personale ma non basta per superare il turno. Due gare, due miglioramenti. Il bicchiere è mezzo pieno per il piacentino a Windsor.

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