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Nuoto, Mondiali Windsor 2016: l’Italnuoto vuol chiudere col botto

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Siamo all’epilogo di questa tredicesima edizione dei Mondiali di vasca corta di Windsor (Canada) e l’Italnuoto cercherà di chiudere, come si suol dire, col botto.

Nell’ultima giornata di gare, infatti, entrano in acqua i calibri migliori della nostra squadra presenti al WFCU Centre per giocarsi le medaglie ed arricchire il bottino attuale di 1 oro 2 argenti ed 1 bronzo. Il Bel paese si affida, in primis, a Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti nella finale dei 1500 stile libero.

Il carpigiano parte coi favori del pronostico, essendo accreditato del miglior tempo delle batterie nonché campione del mondo in carica. Un biennio 2014-2016 fantastico per Greg che, suggellato dall’oro olimpico nelle amate 30 vasche, vuol essere completato da un altro successo prestigioso. Nonostante le assenze siano diverse, non sarà un’impresa facile. La condizione non è paragonabile a quelle di altri appuntamenti e nel contempo c’è un avversario in una forma esagerata, vale a dire a dire il coreano Taehwan Park, oro iridato nei 200 e 400 stile libero e finalista anche nei 100 metri. Il secondo tempo delle batterie conferma che è l’atleta asiatico quello da cui si dovrà guardare con maggiore attenzione. Ci si augura altresì che Detti sappia riscattarsi in toto dalla brutta prova dei 400 sl, esprimendo le sue enormi potenzialità in quest’ultimo atto canadese.

Attese che però non si limitano solo ai “Gemelli Diversi” ma riguardano Fabio Scozzoli nei 100 rana, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli nei 50 stile libero e Luca Dotto nei 100 sl, tutti qualificati per le finali. 

Scozzoli, reduce dal grandioso bronzo dei 100 rana, vuol chiudere il cerchio anche nei 50, interpretando la gara con aggressività ed attenzione nei particolari. Ci si giocherà moltissimo in pochi centesimi e l’italiano ha dimostrato di aver ritrovato un valido equilibrio nella nuotata.

Le due velociste, altresì, possono puntare al bersaglio grosso. In particolare la Di Pietro, protagonista nella rassegna nelle staffette d’argento, ha intenzione di coronare quest’ottimo mondiale con un riconoscimento individuale. Il 24″04 delle semifinali, ad 1 centesimo dal primato italiano, è un segnale che la forma c’è ed ora bisogna rispondere presente da un punto di vista mentale.

Step psicologico di cui avrà bisogno anche Luca Dotto, uscito con tanti dubbi dalla finale di 50 stile libero. Il quinto tempo delle semifinali, un crono a ridosso della barriera dei 47″ (47″12), è discreto ma non ancora all’altezza del nuotatore veneto. In un contesto privo di grandi atleti com Vladimir Morozov, bisogna assolutamente cogliere l’occasione e mettere la mano davanti agli altri.

A chiosa le 4×50 stile libero e 4×100 mista femminili andranno in cerca del massimo possibile potendo contare sull’apporto dell’asso Federica Pellegrini, ancora una volta icona della nostra nazionale .

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Deepbluemedia

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