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Nuoto
Nuoto, Mondiali Windsor 2016: Pellegrini, Paltrinieri e Detti, il tridente d’attacco azzurro
Siamo ormai alla vigilia dei Mondiali di Windsor (Canada) di vasca corta (6-11 dicembre) e la nazionale azzurra di nuoto è pronta ad entrare in vasca per giocarsi le proprie chance al meglio possibile.
Una squadra con un numero limitato di effettivi (solo undici), ben venti in meno rispetto a Doha (ultima edizione). Una nuova filosofia di convocazione definita dal ct Cesare Butini per un appuntamento che non rappresenta per la nostra squadra il clou dell’annata 2016-2017. E’ un dato di fatto che i selezionatori abbiano improntato la preparazione in vista della rassegna iridata in lunga di Budapest (23-30 luglio 2017).
E’ per questo che le scelte hanno portato ad un’analisi diversa dal solito, puntando su un roster “qualitativo” e da “usato sicuro”. Un’Italia dunque col tridente d’attacco: Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, una PPD (da non confondere con alcun partito politico…)
La campionessa di Spinea interpreterà al 100% delle proprie motivazioni l’evento in Canada, dopo la grande delusione olimpica di Rio ed il quarto posto nella finale dei 200 stile libero. Tanta voglia di nuotare e competere per l’eterna ragazza veneta, a caccia di nuove sfide per sconfiggere i suoi demoni. L’obiettivo è nuotare ai massimi livelli e la conquista di una medaglia negli amati 200 sl non sembra essere una chimera. Le assenze di Katie Ledecky, Sarah Sjoestroem ed Emma McKeon (il podio a Cinque Cerchi) possono delineare degli scenari inaspettati. Vero è che Federica, verosimilmente, dovrà vedersela col fenomeno natatorio del momento in Europa, ovvero l’ungherese Katinka Hosszu. La magiara, accredita del miglior crono stagionale in 1’52″08, è presente in ben undici specialità nella top3 e punta a scrivere altre pagine di storia natatoria. Una dura battaglia, dunque, attende la medaglia d’oro di Pechino 2008 ma, conoscendo le grandi qualità morali di cui è dotata, non sfigurerà al cospetto di un’avversaria di questo calibro.
Discorso un po’ diverso per i “Gemelli Diversi”. Reduci dai trionfi dell’Olympic Aquatics Stadium (1 oro e due bronzi), Paltrinieri e Detti arrivano sui blocchetti di partenza nordamericani non al 100% della propria condizione. Il periodo post olimpico ha contemplato una pausa più lunga del solito per consentire un recupero adeguato. Tuttavia Gabriele nei 400 e nei 1500m e Greg, in quest’ultima distanza, metteranno in acqua determinazione. Il toscano nelle sedici vasche dovrà guardarsi dal “nuovo” russo Alexander Krasnykh, autore ai campionati russi di un ottimo 3’37″87 e dal polacco Wojciech Wojdak (3’38″01), anch’egli estremamente veloce in questa stagione invernale nei 400 sl. Nella distanza più lunga l’assenza dell’ucraino Mykhailo Romanchuk facilterà maggiormente il compito al duo azzurro anche se il citato Wojdak andrà osservato con attenzione.
Il resto della squadra avrà in Silvia Scalia e Giacomo Carini le due facce nuove ed un ritrovato Fabio Scozzoli, desideroso di provare sensazioni sopite da tempo, puntando sui 50 rana (quarto tempo nel ranking). Non resta quindi che aspettare poche ore e prepararci a vivere un Mondiale particolare ma pur sempre affascinante.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Deepbluemedia