Biathlon
OSCAR 2016 – Il Miglior Sportivo Invernale dell’anno è… Tra il Camoscio delle Alpi, gli Occhi di Ghiaccio e la Prima Volta
Il 2016 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.
Arriva il momento della speciale classificata riservata al miglior sportivo invernale dell’anno. Una top 5 tutta azzurra, dei nostri migliori 5 rappresentanti, quelli che hanno regalato più emozioni e trionfi.
Per conoscere la top 5 del miglior sportivo invernale dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4 e via dicendo. Dalla quinta alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.
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ROLAND FISCHNALLER
Il Campione del Mondo 2015 conquista la seconda Coppa del Mondo di slalom parallelo della sua carriera dopo quella alzata al cielo nel 2013. Nella sua specialità prediletta non delude mai, conquistando anche una vittoria di tappa (a Mosca a fine gennaio). Roland Fischnaller si conferma il Messia dello snowboard italiano.
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MICHELA MOIOLI
Fate largo alla vincitrice della Coppa del Mondo 2016 di snowboard cross, la prima italiana della storia a firmare l’impresa e a portare nel nostro Paese l’ambitissima Sfera di Cristallo. La 21enne di Alzano Lombardo si esalta, trionfa a Veysonnaz e chiude la pratica al termine di un’annata indimenticabile: la tavola di Michela Moioli è più in alto di tutte.
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DOROTHEA WIERER
Occhi blu color ghiaccio. Freddezza glaciale. Calda passione che fa innamorare. Il fascino della paladina della sua disciplina per i colori azzurri. In Italia è scoppiata la Biathlon Mania, nella nostra Nazione questo sport torna a esplodere e a rivivere di luce proprio anche presso il grande pubblico grazie alle imprese di una bella, brava, talentuosa ragazza: il suo fisico l’ha resa celebre anche presso il grande pubblico, il suo agonismo e la sua classe sportiva l’hanno porta a scalare l’Olimpo dei volti più noti nel circuito.
Dorothea Wierer è diventata la biathleta italiana capace di salire sul podio per il maggior numero di volte (26), ha vinto la Coppa del Mondo dell’individuale (con due vittorie nel format), ha trascinato la staffetta alla vittoria nella tappa di Hochfilzen, il successo nella mass start di Canmore e il terzo posto nella classifica generale certificano una stagione da record per la Doro che ora punta dritta ai Mondiali 2017 e alle prossime Olimpiadi.
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PETER FILL
“I Fill Good”. Tocca traguardi inesplorati alle nostre latitudini, entra nella nostra storia come il “primo a riuscirci”, diventa leggenda vivente nello sci alpino italiano, entra nella ristrettissima cerchia dei Campionissimi della neve capaci di riscrivere le Bibbie del movimento.
Nessun italiano in mezzo secolo di Coppa del Mondo era mai riuscito ad alzare al cielo la Sfera di Cristallo di discesa libera. Neppure i miti della Valanga Azzurra avevano firmato l’impresa. Sì la generale, mai il pettorale rosso della prova più veloce e da brividi. Brividi che Peter Fill ci ha fatto passare per tutta la stagione, conclusa in maniera trionfale con la conquista della Coppetta.
Il favoritissimo Svindal stava dominando la specialità ma si è infortunato durante la stagione, Peter ne approfitta e si consacra. La vittoria nella Classicissima di Kitzbuehel, l’Università della discesa libera, è una ciliegina sulla torta che giustifica da solo un’intera carriera. Immenso.
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FEDERICO PELLEGRINO
Camoscio delle Alpi. Si arrampica su vette inesplorate, saltella verso traguardi immacolati, pianta la bandiera italiana sulle cime più alte degli sport invernali. Il Re dello Sci di Fondo azzurro si consacra, domina letteralmente le sprint, macina record su record, si mette in mostra firmando cinque vittorie di tappa, brilla a Lenzerheide, firma un’epica doppietta nel giro di sei giorni tra Davos e Dobbiaco, plana su Planica (dove vince anche in coppia con Dietmar Noeckler) e si prende addirittura il lusso di vince in tecnica classica a Canmore, quando ipoteca la conquista della Coppa del Mondo di sprint, primo azzurro di sempre capace di coccolare la Sfera di Cristallo.
Un personaggio a tutto tondo, accompagnato da un talento cristallino curato meticolosamente, lustrato al meglio, accompagnato da una forma sbalorditiva che si è prolungata per tutto l’arco della stagione, culminata con la realizzazione di quel sogno che inseguiva fin da piccolo. Il Predatore delle Piste divora gli avversari e si consacra nella cornice a lui più congeniale.