Ciclismo
OSCAR 2016 – L’Uomo Italiano dell’Anno è… La top 15: le bracciate di Greg, le proiezioni di Fabio, la doppietta di Nicco e…
GABRIELE ROSSETTI
Di padre in figlio. Un’eredità investita e fruttata, un patrimonio familiare migliorato, esploso. Un baule dorato contenente talento, classe, caparbietà che il 21enne ha svaligiato a Rio. Lo svedesone Marcus Svensson era una roccia, sembrava inscalfibile, non sbagliava mai ma la precisione inaudita del Figlio d’Arte era incrollabile. Colpo su colpo in una Finale ad altissimo tasso tecnico, Gabriele Rossetti è irremovibile e l’avversario crollo. Campione Olimpico, lo skeet è azzurro, i piattelli si sbriciolano sotto la forza di volontà del toscano che riporta il suo cognome su un podio a cinque cerchi dopo 24 anni: quando non era ancora nato, suo papà Bruno conquistò il bronzo a Barcellona 1992 sempre nello skeet. Di padre in figlio.
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