Editoriali
Pagellone 2016: tutti i voti allo sport italiano! Tiro a volo inarrivabile, bene il judo. Atletica e basket gravemente insufficienti
Ciclismo su strada: 6,5. Vincenzo Nibali, ancora una volta, si è confermato la punta del movimento vincendo il Giro d’Italia e facendo sognare milioni di tifosi alle Olimpiadi di Rio 2016, dove solamente una caduta sull’ultima discesa gli ha tolto la possibilità di giocarsi una medaglia che a quel punto sembrava sicura. Continua a crescere Giacomo Nizzolo, quinto ai Mondiali e sempre più proiettato su una dimensione internazionale, nonostante gli manchino ancora dei successi di peso. Ha deluso Fabio Aru, lontano dai migliori al Tour de France: un passaggio a vuoto, in ogni caso, ci sta all’interno del percorso di crescita. Bene la squadra sia alle Olimpiadi, che agli Europei che ai Mondiali, a testimoniare di un lavoro che con il Ct Davide Cassani sta dando i suoi frutti. Tanti giovani in ripresa e altri che sono pronti ad entrare nel mondo del professionismo, il bilancio è positivo nonostante manchi qualcosa in termini di vittorie.
Ciclismo su pista: 8. Un settore in fortissima crescita, non solo per la medaglia d’oro di Elia Viviani alle Olimpiadi di Rio, che in ogni caso ne rappresenta la realizzazione in termini di risultati. I quartetti stanno tornando a viaggiare su tempi analoghi a quelli delle altre potenze Mondiali (tra gli uomini alle Olimpiadi sono mancati pochissimi centesimi per raggiungere la finale per il bronzo) e Filippo Ganna ha vinto il Mondiale dell’inseguimento individuale nonostante la ancora giovane età. Il progetto Tokyo 2020 sembra pronto a decollare e nei prossimi 4 anni potremmo già vedere risultati entusiasmanti da un settore che sembrava in eterna crisi salvo risollevarsi prepotentemente con tanti giovani e giovanissimi che sembrano avere passione e voglia per una specialità molto affascinante. La strada intrapresa è senza dubbio quella giusta, l’importante sarà non sprecare quanto di buono fatto fino ad ora e lavorare sulla base del movimento e sulle strutture.
Bmx: 1. Settore che in Italia deve ancora trovare la sua dimensione. Basti pensare che alle Olimpiadi di Rio la squadra azzurra non era rappresentata né in campo maschile né in campo femminile, a testimonianza di quanta strada ci sia da fare ancora per raggiungere un alto livello di competitività.
Ciclismo femminile: 8. Elisa Longo Borghini si conferma una delle più forti cicliste al mondo. Non solo la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Rio, arrivata con una prova di testa, cuore e gambe davvero meravigliosa. Tante altre le dimostrazioni, a partire dalla cronometro a Cinque Cerchi di pochi giorni dopo chiusa al quinto posto e passando per la medaglia di bronzo agli Europei di Plumelec, di una classe sopraffina. Da sottolineare però anche la prova di Marta Bastianelli ai Mondiali di Doha che, in una volata di gruppo, ha chiuso al quinto posto (ad un passo dal podio). Splendide anche le due vittorie dell’esperta Giorgia Bronzini nel Giro donne: l’ex campionessa del mondo non vuole finire di stupire. L’Italia cresce e lo fa soprattutto con le giovani. Lisa Morzenti, Elisa Balsamo e Letizia Paternoster sono un patrimonio del ciclismo italiano da coltivare al meglio sin dalla prossima stagione.
Mountain bike: 4. Stagione tutt’altro che positiva. L’obiettivo del quadriennio erano i Giochi Olimpici di Rio e, al Mountain Bike Center di Deodoro, gli azzurri non sono riusciti a conquistare il grande risultato. Marco Aurelio Fontana, bronzo in carica dopo Londra, è stato molto sfortunato: ha forato dopo pochi chilometri dal via quando era in coppia con Peter Sagan e pronto a compiere l’impresa. Colui che ha conquistato la sufficienza più che piena è Luca Braidot, settimo ed a lungo in lotta per il podio. Molto male invece Eva Lechner, che partiva con grandissime ambizioni: mai in corsa per le posizioni di rilievo la 31enne di Bolzano, che ha chiuso in 18ma posizione. Risultati tutt’altro che positivi anche quelli arrivati negli Europei in Svezia e nei Mondiali di Repubblica Ceca, con gli azzurri che non sono riusciti mai a raggiungere la top-5.
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