Editoriali
Pagellone 2016: tutti i voti allo sport italiano! Tiro a volo inarrivabile, bene il judo. Atletica e basket gravemente insufficienti
Ginnastica artistica (femminile): 6/7. Un voto dovuto in particolar modo alla solita eterna Vanessa Ferrari che ancora una volta ha strabiliato tutti, emozionando gli appassionati per l’ennesima volta. Questa volta la Leonessa era davvero a un passo dall’agognata medaglia olimpica, l’obiettivo che ha inseguito per tutto il quadriennio dopo le lacrime amare versate a Londra 2012 quando il parimerito con Aliya Mustafina le tolse il bronzo. La 26enne ha cercato la magia al corpo libero, il suo attrezzo preferito, quello su cui si è particolarmente concentrata nell’ultimo periodo: con un tendine d’Achille semi distrutto e senza aver praticamente gareggiato per tutto l’anno con l’intento di preservarsi, la Campionessa del Mondo 2006 ha commesso una sbavatura sull’ultima diagonale che l’ha relegata alle spalle della sorpresa Amy Tinkler, dietro alle favoritissime Simone Biles e Aly Raisman.
Se Vanessa fosse riuscita nell’intento allora il voto sarebbe stato decisamente più alto. L’undicesimo posto nella prova a squadre (fallito l’obiettivo minimo della Finale, alla vigilia i diretti interessati parlavano addirittura della volontà di tentare il tutto per tutto per le medaglie), a causa di una rotazione da incubo alla trave, non rende purtroppo onore a una formazione che invece aveva ben figurato negli ultimi due Mondiali (due quinti posti nei turni di qualificazione a Nanning 2014 e Glasgow 2015).
Agli Europei ci siamo presentati con una formazione non al top, entrando nella finale a 8 solo per un paio di decimi (l’eliminazione sarebbe stata clamorosa). La mancanza di podi internazionali (non basta il risultato di Vanessa nella tappa della World Challenge Cup disputata ad Anadia prima dei Giochi) è un campanello d’allarme.
Da accogliere positivamente le prestazioni di Sofia Busato (quarta al volteggio agli Europei), Erika Fasana (finalista al corpo libero alle Olimpiadi), le medaglie delle juniores nella rassegna continentale (oro di Martina Maggio alla tavola, bronzo di Martina Basile nell’all-around e argento al volteggio), l’esplosione dei talentini della classe 2003 in vista di Tokyo 2020 (Giorgia Villa e le gemelle D’Amato su tutte).
Ginnastica artistica (maschile): 4. L’onda lunga della disfatta di Glasgow si ripercuote anche sulla stagione che si sta per concludere. I Mondiali deludenti del 2015 sono costati la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 e rappresentano l’anno zero dell’intero movimento.
La presenza decubertiana di Ludovico Edalli ai Giochi non rende onore a uno sport che ha ottenuto risultati eccezionali negli ultimi decenni ma che sembra essere sprofondato verso l’anonimato: l’atto conclusivo nel concorso generale era assolutamente alla portata ma è mancata della qualità per poterci arrivare.
La Finale ottenuta con la squadra agli Europei di Berna rappresenta solo un timido segnale ma non può davvero bastare. I giovani hanno ottenuto qualche buon risultato, in particolar modo nei meeting di fine stagione, qualcosa sembra potersi anche muovere ma la sensazione è che la risalita si preannunci davvero molto complessa. I nostri veterani ormai sembrano vicini al passo d’addio (cosa faranno Morandi, Busnari e compagnia?), speriamo che il futuro possa rasserenarsi.
Ginnastica ritmica: 6/7. Le Farfalle hanno mancato il podio alle Olimpiadi e agli Europei: due amari quarti posti che hanno impedito alla squadra di Emanuela Maccarani di consacrarsi. Spesso si tirano in ballo le giurie ma è innegabile che ci sono stati degli errori sulla pedana di Rio, costati quella medaglia che sarebbe stata meritata per Marta Pagnini e compagni.
La loro eleganza, la classe innegabile, il talento, il fascino sono inconfutabili e affascinano tutto il pubblico. Era però lecito aspettarsi qualcosa in più da una formazione capace di salire sul podio a Mondiali e tappe di Coppa del Mondo, smarritasi però proprio sul più bello. Ora il ritiro delle veterane ha portato a un ricambio generazionale: vedremo cosa sapranno regalarci nel prossimo quadriennio.
A livello individuale, invece, da promuovere la bella stagione di Veronica Bertolini (qualificatasi ampiamente alle Olimpiadi) e le prestazioni delle juniores agli Europei di categoria: Alexandra Agiurgiugulese ha vinto 3 medaglie, la squadra ha conquistato il bronzo.
Trampolino elastico: 0. La mancata qualificazione alle Olimpiadi a causa del Mondiale 2015 rappresenta l’anno zero per questa disciplina mai decollata in Italia. Occorrerà investire nel futuro visto che assegna ben due titoli olimpici.
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