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Rugby, Pro12 2016/2017 – Decima giornata: Ruzza e Sperandio i nomi per il futuro, Canna solita certezza

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Nel weekend rugbistico del Guinness Pro12 sono arrivate altre due sconfitte per le franchigie italiane impegnate nell’ex lega celtica, con le Zebre arresesi per 31-24 agli Scarlets e la Benetton che ha ceduto di schianto in Irlanda al cospetto dei campioni in carica del Connacht.

Tra i bianconeri, relegati sempre al penultimo posto complice un bilancio di una vittoria e sette disfatte, sono comunque da rimarcare le prestazioni di Federico RuzzaGiovanbattista Venditti, le cui marcature hanno avuto il merito di ridare un filo di speranza ai ducali dopo un primo tempo orribile chiuso in svantaggio 9-31. In particolare, il seconda linea classe ’94 sta dimostrando ottima personalità nonostante la giovane età, oltre a margini di miglioramento ancora tutti da scoprire anche in ottica nazionale. Non possiamo senza dubbio dimenticare, poi, la costanza di rendimento offerta da Carlo Canna, autore di due realizzazioni dalla piazzola e un paio di drop, ad un ulteriore esemplificazione della crescita esponenziale di questo giocatore che rappresenta il baluardo su cui si fonderà nelle prossime annate anche l’Italia di Conor O’Shea. Il ruolo da numero 10 gli si addice perfettamente come dimostrato in numerose circostanze, e a patto che la pressione su di lui non diventi troppo ingombrante stiamo parlando di uno dei maggiori talenti prodotti dal nostro movimento.

Difficile salvare qualcuno, invece, nella disastrosa trasferta dei Leoni in terra britannica, anche se le performance del capitano Alberto Sgarbi e del giovane 20enne Luca Sperandio hanno almeno evitato che gli uomini allenati da Crowley subissero un’imbarcata ancora più pesante. Le note liete, tuttavia, rischiano come sempre di essere oscurate da un andamento collettivo ben al di sotto della sufficienza che finisce per influenzare anche il rendimento individuale, e da una classifica che espone impietosa l’ultima piazza occupata dalla Benetton con 342 punti incassati in 10 partite. Non si può negare, dunque, che in un contesto di club come questo sia parecchio difficile per i ragazzi emergere e poter ostentare a pieno le proprie qualità.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Pagina Facebook Canna

 

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