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Scherma, Coppa del Mondo: Luigi Samele protagonista assoluto a Cancun, fantastica prova corale al femminile
Il weekend della Coppa del Mondo di scherma è andato in archivio con segnali importanti dagli esponenti della sciabola azzurra sia al femminile che al maschile, entrambi impegnati sulle pedane messicane di Cancun prima della meritata pausa natalizia.
Le sciabolatrici hanno tante ragioni per sorridere, e non solo per la bella performance delle solite note, con una Irene Vecchi alla seconda finale a otto di fila dopo quella di Orleans, una Loreta Gulotta in scioltezza fino al derby proprio con la Vecchi che l’ha relegata al nono posto, oltre ad una Rossella Gregorio forse non brillantissima ma che non ha fatto mancare il suo carico di grinta e agonismo prima di venire estromessa da una ispirata Berder anche lei agli ottavi. A far sorridere l’Italsciabola sono le prestazioni di tutte le intepreti scese in pedana a Cancun. Fra le protagoniste di ieri, indubbiamente Sofia Ciaraglia. La ventunenne romana, trascinatrice nella vittoria dell’Italia nella prova a squadre ai Mondiali Under 20 2015, ieri ha dato spettacolo e messo in pedana una gara di altissimo livello. E se la vittoria sull’esperta Socha stupisce per il punteggio con cui è maturata (15-5), nella morsa dell’azzurra sono finite anche Olga Zhovnir e Lucrezia Sinigaglia, talento troppo spesso frenato dalla sfortuna e altra nota positiva della gara di ieri, malgrado lo stop arrivato al tabellone dei 32 al termine di un derby molto combattuto con la Ciaraglia. La gara italiana, infatti, ha avuto un’altra protagonista, ovvero Caterina Navarria. La friulana, sorella d’arte, con la prova di ieri ha eguagliato il suo miglior risultato in carriera, chiudendo al quattordicesimo posto così come aveva fatto nel 2014 sulle pedane di Gand. A fermare la sua corsa Anna Marton, in un assalto che è stato una vero e proprio susseguirsi di emozioni, prima della resa dell’azzurra soltanto per 15-12. E un po’ di spinta a tutto il gruppo, probabilmente, è arrivata dall’ingresso di Arianna Errigo, che in Messico ha già fatto vedere progressi rispetto a Orleans.
In campo maschile il colpo di scena è stato dei più emozionanti grazie alla vittoria di Luigi Samele, che non saliva sul podio da ben due anni e mezzo. L’ultima volta fu a Varsavia, maggio 2014, in un mese per lui magico che gli aveva portato in dono la prima vittoria in assoluto in Coppa del Mondo. Non poteva scegliere modo migliore il ventinovenne foggiano per tornare a quei livelli, a testimonianza di un movimento capace comunque di offrire talenti cristallini a dispetto di qualche lacuna strutturale. Il portacolori delle Fiamme Gialle ha trionfato nel derby con Berrè, prima delle pennellate finali contro Csanad Gemesi (poi terzo in coabitazione con il russo Ilya Motorin) e contro l’oscuro coreano Lee Jonghyoun, che alla sua seconda gara in Coppa del mondo va vicinissimo al bersaglio grosso. Ma che due assalti precedenti era andato vicino a passare alla storia per una delle più clamorose rimonte che si potessero subire. La firma della quasi beffa è il nostro Luca Curatoli: trovatosi sotto 0-11, l’azzurro riesce a rimettere in piedi incredibilmente l’assalto, fino al giocarsi il tutto per tutto sul 14-14. Una rimonta da annali che purtroppo però non trova il lieto fine, perché sul pronti a voi è proprio Lee a trovare la freddezza e lucidità giusta per spezzare le velleità del napoletano. Che così dice addio alla gara agli ottavi di finale, in compagnia di Aldo Montano, beffato da Motorin che nel round precedente si era tolto già lo sfizio di battere Diego Occhiuzzi.
simone.brugnoli@oasport.it
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Foto: Bizzi per Federscherma