Short Track
Short Track, Coppa del Mondo Gangneung 2016: Arianna Fontana poco fortunata, la staffetta femminile può crescere
La quarta tappa della Coppa del mondo di short track lungo l’anello di ghiaccio di Gangneung (Corea del Sud), sede futura della rassegna olimpica di Pyeongchang 2018, non è stata senza dubbio tra le più fortunate per Arianna Fontana ed i colori azzurri.
La valtellinese, infatti, nei turni di qualificazione dei 1000 metri, nel secondo giorno, e dei 500 metri nel terzo giorno è stata vittima di contatti con le avversarie che in un modo o nell’altro hanno assai influenzato le sue prestazioni. Nel km, fuori nei quarti di finale per un “incontro del terzo tipo” con la statunitense Kirsten Santos mentre sulla distanza più breve, in semifinale, la scorrettezza porta la firma della canadese Kasandra Bradette. Episodio, quest’ultimo, che ha condizionato lo sviluppo della finale a cui ha avuto accesso l’azzurra, forse per problemi fisici, nella quale non è mai stata della partita per il podio. Tuttavia, resta il fatto che la 26enne di Sondrio, al di là della cattiva stella in Corea, ha dimostrato di esserci e la pausa per le festività natalizie potrà aiutarla nel recupero.
In più, positivi i segnali della staffetta femminile, seconda nella finale B alle spalle dell’Ungheria. Un gruppo giovane quello capeggiato, manco a dirlo, dalla Fontana che vuol continuare a crescere di condizione per arrivare all’appuntamento a Cinque Cerchi del 2018 preparato. Cecilia Maffei, Federica Tombolato e Cynthia Mascitto sono un investimento, dunque, non solo per il presente ma anche per il futuro ed i risultati che stanno già ottenendo sono da annotare nelle note liete della nostra squadra.
Quel che non va attualmente, purtroppo, è tutto il resto. Al di là delle prestazioni individuali dell’Angelo Biondo, l’Italia fatica a presentarsi competitiva nelle altre distanze al di là di qualche fugace apparizione. L’eccezioni sono state rappresentate, infatti dalla Maffei e Nicola Rodigari, presenti nelle semifinali dei 1500m senza poi, però, cogliere l’occasione arrivando quinti nelle loro heat. Di fatto, gli altri nostri portacolori sono usciti tutti o quasi nei ripescaggi di quarti e semifinali senza mai essere davvero in grado di fare qualcosa in più. C’è da lavorare, dunque, per coach Kenan Gouadec per creare alle spalle di Arianna un movimento capace di sostenerla nei risultati.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Arianna Fontana