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Snowboard, Coppa del Mondo 2017: Michela Moioli vuole confermarsi sulla vetta del mondo, tra gli uomini urge una rinascita

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Lo snowboardcross è una delle discipline più “giovani” del mondo della tavola, e ha sempre visto trionfare sulla neve molti rappresentanti di diverse nazioni, tra cui anche degli italiani. Memorabili, negli anni recenti, le vittorie in Coppa del Mondo tra il 2010 ed il 2011 di Luca Matteotti e Alberto Schiavon, che sembravano dare il via ad una generazione di talenti dello snow, il cui apice è arrivato nel 2014 con vittoria di Omar Visintin nella classifica generale di specialità, nella stagione in cui Fabio Cordi ha conquistato il primo (e unico) successo in carriera. Italia potenza, dunque, se non fosse che la crescita degli atleti stranieri e qualche problema fisico degli atleti del Bel Paese hanno azzerato i trionfi in Coppa degli azzurri, con l’unica gioia rappresentata dal capolavoro di Matteotti nel Mondiale 2015, quando il valdostano è riuscito a conquistare l’oro iridato. Servirà dunque rinascere un’altra volta, con un gruppo di talento che nel corso degli anni ha visto l’uscita solamente di Schiavon, ma pecca da ormai troppo tempo di costanza nelle posizioni di vertice.

Il settore femminile italiano ha invece un nome ed un cognome: Michela Moioli. La 21enne lombarda è reduce dalla sua miglior stagione in carriera, nella quale ha sollevato la Coppa di cristallo, trovando il successo anche nella tappa svizzera di Veysonnaz. Michela rappresenta dunque il presente ed il futuro del movimento italiano, ma se è difficile vincere, lo è ancora di più confermarsi, con la francese Nelly Moenne Loccoz e la ceca Eva Samkova pronte ad insidiare le speranze di bis dell’azzurra. Merita attenzione anche la genovese Raffaella Brutto, 28enne di grande esperienza, capace di conquistare ben 6 titoli nazionali in carriera, sempre utile anche nei Team Event.

Foto: pagina Facebook FIS Snowboard World Cup

gianni.lombardi@oasport.it

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