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Tennis, Serena Williams: “Fossi stata uomo, sarei considerata la migliore di tutti i tempi”
Reduce da un 2016, con l’unica luce di Wimbledon, Serena Williams, n.2 del ranking WTA, si dimostra aggressiva in campo come anche nell’uso delle parole su tematiche piuttosto delicate. L’ex leader della classifica mondiale del tennis femminile, infatti, in un’intervista rilasciata ad ESPN ha ribadito la sua posizione circa la questione sessismo e l’idea che di lei si sono fatti gli appassionati sportivi. A detta dell’americana infatti il non essere stata considerata la miglior giocatrice di ogni tempo è essenzialmente legato ad una discriminazione di genere: “Se fossi un uomo, sarei stata considerata la migliore atleta di sempre. Già sette o otto anni fa – ha dichiarato la tennista statunitense che ha aggiunto – Qualunque tipo di uomo. Bianco, nero, non conta. Se fossi stato un uomo, il discorso sarebbe stato diverso già da tempo. Penso che essere una donna comporti molti problemi con la società. Quando ero giovane non vedevo molte persone del mio colore giocare nei tornei. Ero nera. Quindi mi sono abituata. Quando vai in Russia o in tanti di questi Paesi, ti contraddistingui. E mi piace farlo. Non voglio essere come gli altri. Se qualcuno fa qualcosa, probabilmente farò la stessa cosa in maniera diversa. Mi piace essere diversa”.
La Williams ha poi chiarito il proprio modo di affrontare la competizione: “Se affrontassi la numero uno e dicessi ‘penso di poter essere la migliore, penso di essere migliore di lei’, loro avrebbero detto ‘e’ maleducata, manca di rispetto’. Non mi sono mai comportata così. Mio padre mi ha sempre detto, se vuoi fare qualcosa ci credi, ci lavori e poi credi che accadrà. Quindi credevo di poter essere numero uno. Pensavo di essere numero uno di colei che era numero uno“.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Wimbledon