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Boxe, Giacobbe Fragomeni: “Se batto Polster, combatterò ancora un match importante”
Si avvicina a grandi passi il ritorno sul ring dell’ex campione mondiale dei pesi massimi leggeri, il quarantasettenne milanese Giacobbe Fragomeni, in programma sabato prossimo sul ring del Teatro della Luna di Assago. Nella conferenza stampa di presentazione, l’esperto pugile ha spiegato la sua scelta: “Ho accettato di combattere in questa manifestazione perché sento nostalgia per il ring e voglio verificare se sono ancora competitivo. In caso di vittoria, proseguirò con l’intenzione di fare un ultimo match importante. Nella mia carriera ho affrontato tanti grandi campioni. Quando ho perso, non mi sono messo a piangere perché ho perso contro dei grandi e dando tutto me stesso. Mi è rimasto l’amaro in bocca per il match perso contro Rakhim Chakhkiev per il vacante titolo europeo dei pesi massimi leggeri nell’ottobre 2014 in Russia. Non voglio che sia quello l’ultimo match ad alto livello della mia carriera. Dopo aver vinto l’Isola dei Famosi sono tornato in palestra, ho fatto i guanti con il mio amico Matteo Azzali, gli ho detto ‘se non vado bene, dimmelo chiaramente’. Invece, il mio primo allenamento è andato bene ed ho proseguito. Mi è sempre piaciuto allenarmi, sentirmi in forma. Quindi, ho deciso di compiere il passo successivo: allenarmi professionalmente nella palestra del mio vecchio maestro Biagio Zurlo, a Torre Annunziata, in Campania. Come sanno tutti i pugili professionisti, una cosa è fare i guanti per passare il tempo, per raggiungere e mantenere la forma fisica. Un’altra cosa è farlo con dei professionisti che picchiano come fabbri. Dopo un mese e mezzo di allenamento con Biagio, sono soddisfatto del risultato raggiunto. Comunque, sarà il ring a dare il giudizio finale. Se va bene questo match contro Tamas Polster, non mi pongo limiti: magari potrebbero organizzare una sfida tra vecchietti contro Roy Jones, che combatte il 17 febbraio. Non ho voluto vedere i video di Polster e non ho visto nemmeno quelli dei miei precedenti avversari. Mi informo sui dati importanti: se il mio avversario è mancino, se è un picchiatore. I video li guardano i miei allenatori. In questi due mesi, mi sono concesso solo 24 ore di sosta per andare a Torino all’inaugurazione della Sap Fighting Style, l’azienda che mi ha aiutato a riprendere l’attività professionistica. Anche la Sap Fighting Style sta rinascendo grazie all’avvocato Michele Briamonte, nuovo socio di Alfonso Sgarro“.
giulio.chinappi@oasport.it
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